Ancora ignote le cause del tremendo incendio. Immediato l'intervento di vigili del fuoco, protezione civile, polizia, carabinieri, guardia di finanza. Per tutta la notte la gente si e' riversate nelle strade temendo un'esplosione. Ma la situazione, per fortuna, sembra sotto controllo
A fuoco la raffineria di Milazzo. Le fiamme per tutta la notte hanno toccato il cielo. Terrore tra la popolazione
ANCORA IGNOTE LE CAUSE DEL TREMENDO INCENDIO. IMMEDIATO L’INTERVENTO DI VIGILI DEL FUOCO, PROTEZIONE CIVILE, POLIZIA, CARABINIERI, GUARDIA DI FINANZA. PER TUTTA LA NOTTE LA GENTE SI E’ RIVERSATE NELLE STRADE TEMENDO UN’ESPLOSIONE. MA LA SITUAZIONE, PER FORTUNA, SEMBRA SOTTO CONTROLLO
Il cataclisma, nella raffineria di Milazzo, è esploso intorno all’una di stanotte. Un serbatoio ha preso fuoco e, nel giro di pochi minuti, le fiamme hanno toccato il cielo. Insomma, un incendio impressionante che ha gettato nel panico migliaia di abitanti della zona, terrorizzati da una possibile esplosione.
Anche se ad ora tarda, gli abitanti del circondario si sono riversati nelle strade per allontanarsi dalla zona adiacente alle fiamme.
Un incendio impressionante, come leggiamo su tempostretto.it, il quotidiano on line di Messina: “Le fiamme… in poco tempo si sono propagate fino a raggiungere unaltezza spaventosa, tanto da risultare visibili a diverse decine di chilometri di distanza da Milazzo, da Capo Peloro al Golfo di Patti”.
Da qui il terrore della popolazione che, lo ribadiamo, per tutta la notte ha temuto un’esplosione che, per fortuna, non si è verificata. A seminare il panico tra gli abitanti di queste contrade, oltre al fuoco e alle fiamme, lo sgradevole odore del gas che lasciava pensare a una possibile esplosione.
Ancora ignote le cause dell’incidente. Da quel poco che si è riusciti a desumere, a prendere fuoco, con molta probabilità, potrebbe essere stata una cisterna o o un serbatoio. Immediato è stato l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Alle tre di notte – due ore dopo l’esplosione dell’incendio – la situazione sembrava addirittura peggiorare. La gente sempre più impaurita scappava dai centri abitati che si snodano attorno alla raffineria.
Il panico, insomma, ha preso il sopravvento. Anche perché gli abitanti di questi luoghi non sono sembrati preparati a fronteggiare un incendio di queste proporzioni.
Così,come già accennato, la gente – tanta gente – si è riversata per le strade. Inevitabile il caos, la paura e il blocco di molte di queste strade.
Per fortuna,come già accennato, l’intervento delle autorità è stato immediato. Il Comune di Milazzo ha attivato e insediato il Coc (Centro operativo comunale) con in testa il Sindaco Carmelo Pino e gli assessori comunali. Quindi la Protezione civile, la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza. Tutti in continuo coordinamento con gli uffici della Prefettura di Messina.
A quanto si apprende, avrebbe preso fuoco il serbatoio 513. L’incendio, lo ribadiamo, è di grandi dimensioni, ma non tali da giustificare il ricorso all’evacuazione della popolazione.
Sempre in piena notte, dopo aver analizzato la situazione, le autorità hanno invitato la popolazione a non lasciare le abitazioni per non creare ulteriore caos nelle strade.
Le stesse autorità, oltre a ribadire che non ci sono pericoli per la popolazione – per fortuna, almeno fino ad ora – non si registrano morti e feriti – hanno sottolineato che l’incendio è esteso e che ci vorrà un po’ di tempo per spegnerlo.
Foto di prima pagina tratta da tempostretto.it