L'ultima regolamentazione dell'area mercatale alle spalle della statua di Vincenzo Bellini risale al 1994. Motivo per cui monta l'entusiasmo dell'amministrazione per la pubblicazione del bando che prevede un'autorizzazione di nove anni. I tempi previsti per le nuove concessioni vanno dal 15 aprile al 7 maggio
‘A fera o luni, messi a bando circa trenta posti Ma il censimento anti-abusivismo non è finito
‘A fera o luni è il mercato storico più noto di Catania, quello che insieme ‘a Piscaria, attira consumatori e turisti. Sempre al centro di polemiche per il proverbiale disordine che ormai è diventato anche una delle sue caratteristiche. Che però va di pari passo in piazza Carlo Alberto con situazioni di abusivismo tra una bancarella e l’altra. Una vicenda alla quale le varie amministrazioni promettono di rimediare da trent’anni ma che si risolverà nel giro di alcuni mesi, almeno stando all’ultimo annuncio del sindaco Enzo Bianco. «A bando i primi 31 stalli del mercato. Si tratta del primo passo di un processo di cambiamento», comunica il primo cittadino. «È una prima tranche di posteggi individuati come liberi dal censimento», chiarisce l’assessore alle Attività produttive Nuccio Lombardo. Censimento che va avanti da quasi due anni ma che è arrivato a un risultato solo parziale. E proprio questa questione è uno dei nodi che, nonostante il bando, resta ancora da sciogliere.
Il mercato che si innesta alle spalle della statua di Vincenzo Bellini, in piazza Stesicoro, è stato regolamentato l’ultima volta nel 1994. Nato spontaneamente, ha mantenuto nel tempo uno spirito anarchico. Al quale promette di mettere la parola fine il bando per l’assegnazione di autorizzazioni e posteggi giornalieri, pubblicato il 30 dicembre scorso. Il rilascio delle concessioni è previsto tra il 15 aprile e il 7 maggio prossimo. Nei quattro mesi che ci sono in mezzo, gli uffici comunali (Attività produttive, Utu ed Ecologia) si occuperanno di istruire il procedimento, esaminare le istanze e stilare la graduatoria finale. Requisito principale per quest’ultima è l’anzianità, un elemento che era cardine pure nella regolamentazione di 23 anni fa. Oggi tra le altre condizioni figurano pure il possesso del certificato di regolarità contributiva da parte del richiedente o del Durc. Nove gli anni di autorizzazione previsti per chi raggiungerà i primi 31 punteggi più alti in graduatoria.
Tema centrale è il censimento degli stalli presenti giornalmente in piazza Carlo Alberto e nelle vie limitrofe. La procedura è iniziata a maggio del 2015 ma non è ancora stata completata. Nel frattempo c’è stato pure un cambio al vertice delle Attività produttive di Catania con le dimissioni della titolare Angela Mazzola, la presa in carico delle deleghe da parte del sindaco Bianco e la successiva assegnazione dell’assessorato a Nuccio Lombardo. I problemi sono sempre gli stessi: il mancato rinnovo delle autorizzazioni scadute e la comparsa di nuove bancarelle di generi alimentari, abbigliamento e prodotti per la casa non in regola, e il fatto che «i lavori censuari non si sono ancora conclusi», si legge nel bando.
Queste prime 31 concessioni si sono rese disponibili in seguito alla morte del titolare oppure per via di revoca o rinuncia, per lo più in piazza Carlo Alberto ma anche in via Puccini e in via Cosentino. «Pensiamo che a breve, ma comunque successivamente ai termini di questo bando, si renderanno disponibili altri 70 stalli», dichiara a MeridioNews Nuccio Lombardo. Ma sul numero totale delle bancarelle ancora non si hanno numeri certi: «Quanti sono in tutto? Non saprei. Stiamo lavorando pure al censimento della piscaria e degli altri mercati rionali». E la partita che si gioca nel mercato storico più noto di Catania per gli stalli si candida a essere fondamentale pure per un’altra questione: la raccolta differenziata.