Il sindaco di palermo, visto che e' presidente dell'anci siciliana, faccia quello che il presidente della regione crocetta non sa fare: difenda la sicilia nel contenzioso finanziario con lo stato. Questa, a nostro avviso, e' la migliore maniera per rispondere alle minacce
A chi fa paura Leoluca Orlando? Il Sindaco di Palermo colga la palla al balzo per tutelare la nostra Isola da Roma!
IL SINDACO DI PALERMO, VISTO CHE E’ PRESIDENTE DELL’ANCI SICILIANA, FACCIA QUELLO CHE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CROCETTA NON SA FARE: DIFENDA LA SICILIA NEL CONTENZIOSO FINANZIARIO CON LO STATO. QUESTA, A NOSTRO AVVISO, E’ LA MIGLIORE MANIERA PER RISPONDERE ALLE MINACCE
di Carmelo Raffa
A chi fa paura Leoluca Orlando?
Proiettili assieme alla foto del Sindaco di Palermo costituiscono un vile atto di minaccia e d’intimidazione nei confronti di una Persona che già ha vissuto tante di queste esperienze.
Non dimentichiamoci metà degli anni ’80 del secolo passato, quando Leoluca Orlando credeva nella possibilità del maggior partito dell’epoca: la Democrazia Cristiana. Era stato prima molto vicino a Piersanti Mattarella, un politico che aveva improntato la sua vita politica al cambiamento, alla trasparenza ed alla lotta alla mafia e per questo il 6 gennaio 1980, da Presidente della Regione siciliana veniva assassinato.
Leoluca Orlando, quando assunse l’incarico di Sindaco di Palermo, nel 1985 ,si accorse fin da subito che con i compagni di cordata non avrebbe potuto avviare un serio progetto di moralizzazione, trasparenza e legalità e quindi “sfasciò il giocattolo”, scaricando dalla Giunta i cosiddetti conservatori dell’epoca ed aprì il Governo della città ai verdi ed ai comunisti.
Dopo poco tempo constatava che per innovare bisognava superare il modello dei partiti e costruire qualcosa di nuovo. Alle elezioni comunali del 1990, dopo aver raccolto oltre 73.000 voti di preferenza nella Democrazia Cristiana, da capolista, decideva assieme ad alcuni amici di creare il Movimento “La Rete per il Partito Democratico”. Alle prime elezioni del maggio 1993 in cui si sperimentava l’elezione diretta del Sindaco veniva eletto e quasi acclamato Sindaco del capoluogo dell’Isola.
Orlando ha avuto altri incarichi di parlamentare all’Ars, alla Camera dei Deputati ed al Parlamento Europeo. Ma la cosa che ha fatto meglio è sicuramente quella di amministratore della Città di Palermo che continua a fare nonostante le enormi difficoltà in cui versano i Comuni.
Il non scendere a compromessi da parte di Leoluca dà molto fastidio a persone senza scrupoli che, a qualsiasi costo, vogliono raggiungere i propri obiettivi.
Siamo certi, comunque, che alle intimidazioni Luca “ci ha fatto il callo” e non si farà intimidire.
Ancora una volta, alla luce di quanto sta emergendo sulla questione del contenzioso Stato-Regione, invitiamo Orlando ad occuparsene Lui nella qualità di rappresentante dei Comuni siciliani, allo scopo di fare chiarezza su questa vicenda.
Lo faccia in qualità di presidente dell’ANCI Sicilia. Poiché se, effettivamente, Roma Ladrona, per l’ennesima volta, si è fregata i soldi della Sicilia, qualcuno deve prendere le difese della nostra Isola. E poiché il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, invece di difendere la Sicilia difende il Governo Renzi, serve una figura autorevole per contrastare Roma. E chi meglio di orlando per questo ruolo?
Proprio ieri Aurelio Scavone, consigliere comunale di Palermo, da sempre vicino a Orlando, ha ricordato che è il Governo Renzi, con i continui tagli ai Comuni, a spingere gli stesso Comuni a tassare i cittadini. Scavone ha fatto bene a stigmatizzare i tagli del Governo Renzi e l’ascarismo del Governo regionale di Crocetta.
Ora la parola passa a Orlando: assuma lui la difesa della Sicilia contro le prepotenze del Governo Renzi, perché non è lecito sopportare dello Stato alla regione siciliana e ai nostri enti locali in un momento in cui c’è una vera emergenza finanziaria nell’Amministrazione regionale ed in quasi tutti i Comuni della nostra Isola.
Non è lecito rubare ai poveri, perché di ciò si tratta. La povertà a Palermo ed in Sicilia si tocca con mano!
Ed allora… Luca che aspetti? Rivestiti da Masaniello e facciamo la vera rivoluzione!