Sono stati inaugurati questa mattina, all’interno del Palazzo municipale di Canicattini Bagni (in provincia di Siracusa) i locali destinati al progetto Lambda, lo sportello di ascolto e assistenza legale, psicologica, ma anche medica, lavorativa e sociale per persone vittime di violenza legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Il progetto finanziato dal dipartimento Pari opportunità […]
A Canicattini attivo uno sportello di ascolto per vittime di violenza legata all’orientamento sessuale
Sono stati inaugurati questa mattina, all’interno del Palazzo municipale di Canicattini Bagni (in provincia di Siracusa) i locali destinati al progetto Lambda, lo sportello di ascolto e assistenza legale, psicologica, ma anche medica, lavorativa e sociale per persone vittime di violenza legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Il progetto finanziato dal dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei Ministri per un importo di 99.820 euro è stato promosso da Agedo Ragusa e dall’associazione culturale Dahlia di Palazzolo Acreide con la collaborazione delle amministrazioni comunali dei Comuni di Ragusa e di Canicattini Bagni. I due centri dove sono attivi gli sportelli per l’ascolto e l’accoglienza delle persone Lgbtq+ e delle loro famiglie vittime di discriminazioni o violenza.
Dopo la presentazione del progetto da parte della vicesindaca e assessora alle Politiche sociali Marilena Miceli, è stata la consulente del sindaco per i diritti civili Giorgia Rubera – referente di Lambda per l’amministrazione comunale e protagonista, lo scorso luglio, della prima cerimonia ufficiale di unione civile con la sua compagna – a tagliare il nastro dei locali che verranno utilizzati per l’attività dello sportello. «Credo che possiamo ritenerci soddisfatti – ha detto la vicesindaca – per il lavoro di sensibilizzazione che abbiamo fatto in questi anni nel territorio assieme alle varie associazioni sul tema dei diritti. L’attivazione dello sportello per noi è un momento importante. L’augurio – ha aggiunto Miceli – è che il rispetto dei diritti e le pari opportunità di genere diventino sempre più patrimonio di tutti, soprattutto dei più giovani, con cui interagiremo a iniziare dalle scuole».
Dopo un periodo di formazione pronti anche gli operatori volontari che saranno impegnati nello sportello, attivo h24 a qualsiasi ora del giorno e della notte attraverso i numeri telefonici 0931540219 e 3348862722 reperibili anche sul sito del Comune dove si potranno trovare anche i link dei nascituri siti e pagine social del progetto, e che, se occorre, richiederanno l’intervento di specialisti e professionali, figure fondamentali del progetto che prevede anche una casa protetta dove ospitare al sicuro le vittime di omolesbotransbifobia. «La cosa straordinaria di Lambda – ha aggiunto la vicepresidente di Agedo Ragusa Elvira Adamo – è la sensibilità e la collaborazione delle amministrazioni comunali. Il tema della violenza, purtroppo presente in varie forme, va affrontato con la giusta attenzione e credo che la presenza delle forze dell’ordine, degli apparati comunali e degli operatori volontari vada verso questa direzione».
Alla cerimonia presenti anche la vicepresidente dell’associazione Dahlia Luisa Chiarandà, la presidente del Consiglio comunale Loretta Barbagallo, l’assessore alle Politiche giovanili Sebastiano Gazzara, il comandante della stazione dei carabinieri Sebastiano Pappalardo, l’avvocato Raffaele Randazzo che è uno dei legali di Lambda, le dirigenti dei Servizi sociali e del settore Cultura del Comune Adriana Greco e Paola Cappè, e alcuni degli operatori volontari dello sportello insieme ad altre persone che hanno contribuito alla realizzazione e attivazione del progetto.