Gli imprenditori siciliani vittime di estorsione e usura sono i primi per numero di domande presentate al commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket. Il dato, contenuto nel report relativo all'anno 2012 presentato nei giorni scorsi nella sede del ministero dell'Interno, vede 92 istanze isolane su un totale nazionale di 701, e tre milioni di euro di contributi sui 19 erogati in tutta Italia. Più del 20 per cento destinato alle donne
Racket, Sicilia prima nelle richieste di aiuto All’isola va un terzo dei fondi ministeriali
La Sicilia, con 96 istanze su un totale nazionale di 701, è la prima regione in Italia per numero di richieste di aiuto economico presentate al commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura del ministero dell’Interno. Il dato, proveniente dalla relazione annuale per l’anno 2012 del comitato di solidarietà per le vittime del racket, è stato reso pubblico dal Viminale lo scorso 13 novembre. Il commissario governativo Elisabetta Belgiorno ha sottolineato come i soggetti che si sono rivolti al comitato per i casi di usura siano «aumentati esponenzialmente» nell’ultimo anno. Così come le somme stanziate a sostegno delle vittime, passate dai 19 milioni e 300mila euro del 2012 agli oltre 29 milioni di euro erogati nei primi dieci mesi del 2013. E in questo quadro – definito con enfasi, nel corso della presentazione romana, dal ministro Angelino Alfano un frutto dell’«atto eroico della denuncia sostenuto dal sistema-Stato» – la Sicilia è la regione che più delle altre sembra aver usufruito dell’opportunità. Così anche il dato delle istanze accolte, diviso tra elargizioni per estorsione ed elargizioni per usura, vede l’isola al primo posto.
A dimostrarlo sono i dati del 2012 che vedono, con il 33,3 per cento delle elargizioni nazionali, la Sicilia prima regione quanto a fondi destinati alle vittime di estorsione e al secondo posto – con il 21,25 per cento, dietro la Campania – per quanto riguarda le vittime di usura. In termini economici si tratta di due milioni e 961mila euro che, sommati al milione e 120mila euro stanziato nei confronti delle vittime di usura, nella classifica nazionale pone la Sicilia seconda solo alla Campania, regione nella quale sono stati elargiti un totale di cinque milioni e mezzo di euro divisi tra i due ambiti. Il numero delle istanze rigettate, nel totale nazionale, è invece di 293.
Da sottolineare, oltre al dato economico, è anche quello relativo alla cosiddetta vittimizzazione femminile. Il 20 per cento delle elargizioni erogate, in casi di estorsione, è andato «ad imprenditrici impegnate in attività di commercio al dettaglio (supermercati, arredamenti, autosaloni), in attività manifatturiere (sartorie, panifici e pelletterie), e nella ristorazione, dislocate in Puglia, Sicilia e Campania, nonché in Calabria e nel Lazio», spiega il report. Il 26,47 per cento dei mutui erogati, in casi di usura, è stato invece destinato a imprenditrici «dedite al commercio al dettaglio, alla ristorazione e allagricoltura». «Capitane coraggiose, donne che hanno saputo coraggiosamente prendere in mano le loro vite e quelle delle loro famiglie e combattere credendo nello Stato», come le ha definite il commissario governativo Belgiorno.