Si chiama Edna ed era finita in pollaio del Ragusano. L'aquila di Bonelli negli ultimi anni ha raddoppiato la propria popolazione nell'isola, grazie a un progetto che ha avuto come capofila il Wwf. «Minacciata dai ladri di pulcini»
Gela, torna in libertà raro esemplare di aquila «Sicilia unica regione italiana in cui è presente»
Liberata questa mattina nella piana di Gela un esemplare di aquila di Bonelli. L’animale, nato nell’Agrigentino la scorsa primavera, era finito nel pollaio di un’azienda agricola del Ragusano. Da qui è stato prelevato dalla polizia provinciale e portato al Centro recupero animali selvatici di Messina, dove il personale dell’associazione Man ha verificato il suo stato di salute.
Superati tutti gli accertamenti clinici, per l’aquila, il cui nome è Edna, è stato il momento di tornare in libertà. L’esemplare già alla nascita era stato dotato di un trasmettitore satellitare nell’ambito del progetto Life ConRasi, che ha avuto come capofila il Wwf Italia.
«L’Aquila di Bonelli ha un’unica popolazione vitale in Italia, che è concentrata in Sicilia. Minacciata in tutto il suo areale da cambiamenti ambientali, elettrocuzione e abbattimenti, nell’Isola – si legge in una nota dell’associazione – era purtroppo soggetta anche al prelievo dei pulcini e delle uova al nido da parte di bracconieri senza scrupoli, che dopo aver sottratto i piccoli li rivendevano inserendoli nei circuiti illegali della falconeria e del collezionismo. Grazie alle azioni di monitoraggio e sorveglianza della popolazione condotti dall’equipe del progetto Life e coordinati dal Wwf Italia, grazie anche alla collaborazione del Gruppo Tutela Rapaci, delle guardie volontarie Wwf e alle attività investigative ed operative dei carabinieri forestali, la popolazione siciliana dell’aquila è adesso quasi raddoppiata, mostrando – conclude la nota – degli incredibili segni di ripresa che fanno ben sperare in una permanenza stabile e duratura».