Ersu, protesta per le borse di studio «I ripetenti non potranno fare richiesta»

«L’Ersu ha deciso di escludere ripetenti e fuori corso dai possibili assegnatari di borse di studio. Sono questi i nuovi parametri di merito». Scatta la protesta di alcuni studenti universitari catanesi, tra cui alcuni membri del collettivo Scienze politiche, contro i nuovi criteri per l’assegnazione delle borse di studio per gli studenti meritevoli e bisognosi, pubblicati recentemente con il bando unico dei concorsi per l’anno accademico 2013/2014.

Gli studenti chiedono di specificare alcuni passaggi in cui il bando non sarebbe chiaro, ma soprattutto – ed è la cosa più grave – lamentano una vera e propria esclusione di chi è stato, anche per un solo anno, ripetente. Questa mattina, quindi, in trenta circa si sono riuniti nell’ufficio borse di studio dell’Ersu di via Etnea per protestare con i responsabili del servizio. «E’ impossibile rispettare i criteri che l’ente stabilisce per ottenere la borsa – denuncia Dalida, una di loro – è matematico: i crediti formativi che ho a disposizione non me lo permettono». Al centro del contendere è la tabella sette del bando, quella in cui sono indicati i crediti che ogni studente deve avere per ottenere la borsa di studio. Da quest’anno non viene considerato più l’anno di iscrizione, ma quello di immatricolazione. Di conseguenza a chi si è immatricolato tre anni fa, ma deve frequentare il secondo anno di corso, in quanto ripetente, verranno chiesti i crediti corrispondenti al terzo anno e non al secondo. Ogni studente, dunque, verrà valutato non in base agli anni di corso, ma in base al totale degli anni trascorsi dal momento dell’immatricolazione.

«Dato che ho fatto il primo anno da ripetente – spiega Dalida – anche se adesso sono iscritta al quarto anno in corso, risulto immatricolata da cinque anni e mi vengono richiesti i crediti come se il quarto anno, che deve ancora iniziare per me, fosse già trascorso. Matematicamente impossibile».

Nella stessa situazione di Dalida ci sono molti altri studenti, accorsi questa mattina nella sede dell’Ersu per protestare. «In pratica chi è ripetente, anche solo per un anno, non può ottenere la borsa – denuncia Erica, del collettivo di Scienze politiche – ma possono essere mille i motivi per cui uno finisce fuori corso e anzi, forse proprio per questo, dovrebbe essere aiutato di più».

L’atmosfera è nervosa, qualcuno alza un po’ la voce, ma dall’Ersu dicono di avere le mani legate: il bando è stato già pubblicato e i criteri da quest’anno sono gli stessi degli enti regionali per il diritto allo studio universitario di Enna e Palermo. «Abbiamo cercato di applicare regole per cui gli studenti in regola avessero più opportunità di chi è ripetente o fuori corso, perché è questo il nostro scopo: favorire i meritevoli», spiega Francesco Sciuto, responsabile delle due unità operative: borse di studio e residenze e ristorazione.

Tuttavia per gli studenti riuniti questa mattina si è aperto uno spiraglio. Sciuto ha infatti promesso che per quest’anno verrà messo a disposizione un ulteriore link, tramite cui effettuare la domanda per la borsa di studio, cosa attualmente impossibile dato che il sistema non chiude una pratica che non rispetta i criteri necessari. «Dovremo verificare ogni situazione, non è da escludere che abbiano ragione, anche se credo che il problema riguardi poche persone», afferma Sciuto. Mentre per il prossimo anno dovrà essere trovata un’alternativa. «Faremo in modo che chi viene già penalizzato un anno perché ripetente, non lo sia più negli anni successivi nel momento in cui torna ad essere in corso», conclude il responsabile.


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