Tino Di Rosolini risponde alle accuse di Lucarelli «Pago la Tari. Vengo attaccato per motivi politici»

«Io cittadino modello. Posso dimostrare che ho sempre pagato la Tari (la tassa sui rifiuti, ndr) sin da quando, nel 2019, ho dichiarato di essere proprietario. Qui ho tutti i documenti che dicono che io ho rispettato i miei oneri. Ringrazio Lucarelli per i suggerimenti, ma ha perso l’occasione di lottare insieme a noi per risolvere i problemi del territorio». Tino Di Rosolini – ex consigliere provinciale, consigliere comunale e attuale candidato a sindaco di Rosolini (nel Siracusano) continua il botta e risposta, che sembra destinato a non interrompersi, con Selvaggia Lucarelli

Qualche giorno fa, la giornalista e influencer ha lamentato disservizi al Saray Lodge di Vendicari. La villa dove insieme alla famiglia (cane compreso) ha deciso di trascorrere parte della vacanza siciliana. Oggetto di discussione sono stati i rifiuti, che a dire di Lucarelli erano nella villa «che presentate come museo», l’impossibilità di fare la differenziata e, tra tutti, la mancanza di corrente elettrica e di locali climatizzati. Dopo la replica social con cui Compass Cultura, l’agenzia che ha affittato la villa a Lucarelli, l’ha accusata di non aver saldato il conto, oggi arrivano le parole di Di Rosolini, il proprietario de Sarayi Lodge, oltre che consigliere comunale e candidato sindaco per le prossime elezioni autunnali di Rosolini.

Esponente di centrodestra, attualmente è in quota Forza Italia, Di Rosolini ha voluto incontrare la stampa per rispondere alle accuse lanciate da Selvaggia Lucarelli. «Ci siamo dotati di un’altra tipologia di mastelli per la raccolta differenziata perché quelli offerti dal Comune sono troppo piccoli per questa struttura – afferma – Come può dire che non facciamo la differenziata? Sono iscritto negli elenchi dal 10 giugno del 2019, da quando mi sono denunciato come proprietario. Lei sostiene – continua Di Rosolini – che abbiamo detto di mischiare tutto nel mastello dell’indifferenziata, ma non è vero». 

Riguardo agli altri disagi, il candidato alla poltrona di primo cittadino ammette che il territorio manca di alcuni servizi, soprattutto d’estate quando, anche per il caldo e i turisti, «si verificano interruzioni di corrente elettrica e si triplicano i rifiuti per strada». Intanto, Lucarelli non è rimasta indietro e alle accuse di non avere pagato il conto ha risposto pubblicando un video dei cani chiusi in gabbia dentro la struttura e del fucile che stava sotto il divano. Ma su quanto immortalato dalla giornalista, Di Rosolini preferisce glissare. «Non mi abbasso a queste cose, così come non mi abbasso al fatto che Lucarelli non avrebbe saldato – continua – Non si può negare che il territorio soffra di quanto registrato nei suoi video, ma lei dovrebbe anche sapere riconoscere quanto abbiamo fatto in questi anni in confronto ad altre zone della Sicilia».

E se i dubbi di molti sulla bontà dei servizi offerti nella villa rimangono, il candidato sindaco prova a difendersi, ipotizzando anche la presenza di qualcuno dietro alle critiche portate alla ribalta da Selvaggia Lucarelli, definendo «sciacallini» chiunque voglia speculare sulla vicenda. «Ricordo a tutti questi che in Australia c’è uno strumento che si chiama boomerang – risponde – Attenzione, perché poi torna indietro»: parole a metà tra un avvertimento e una risposta agli avversari per la futura corsa alla poltrona di sindaco. Di Rosolini poi invita Lucarelli a tornare: «Insieme possiamo portare avanti alcune battaglie – conclude – A quanti mi accusano non rispondo, ma Lucarelli e famiglia li aspetto prossimamente».

Aggiornamento delle ore 19 del 18/08/2021:

Il segretario della Lega di Rosolini Pino Gennaro prende le distanze da Tino Di Rosolini, precisando che quest’ultimo non fa parte del partito. «Tre anni fa, quando si candidò a sindaco, è stato sostenuto dal simbolo, ma Di Rosolini faceva parte di una lista civica. Non ha mai fatto parte della Lega».


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