Saranno giudicati davanti alla Corte d'assise di Catania gli imputati coinvolti nel fatto di sangue che si è consumato l'otto agosto del 2020. Alla sbarra gli esponenti del clan Cappello e dei Cursoti milanesi dall'altro
Undici rinviati a giudizio per la sparatoria di Librino Nella guerra tra clan rimasero uccise due persone
Si celebrerà il prossimo 4 ottobre, davanti alla Corte d’assise di Catania, il processo nato dalle indagini dei carabinieri sulla sparatoria tra clan contrapposti che la sera dell’8 agosto 2020 ha sconvolto una giornata in piena estate. A rimanere uccisi furono Vincenzo Scalia, detto Enzo Negativa, di 29 anni, e Luciano D’Alessandro di 48 anni. Durante quell’agguato rimasero ferite quattro persone. Il giorno precedente alla sparatoria a essere aggredito in via Diaz era stato Gaetano Nobile. L’uomo, titolare di un bar e di un mini-market, era stato picchiato da Carmelo Di Stefano, boss dei Cursoti, e dai suoi uomini. Altre tensioni tra i due gruppi criminali si erano verificate in serata con protagonista Salvuccio Lombardo (Cappello). Da qui la decisione di cercare un regolamento di conti l’indomani con decine di scooter che si sono diretti verso viale Grimaldi, dove ad attendere il gruppo dei Cappello c’erano però i rivali che hanno aperto il fuoco.
La data del processo è stata decisa dalla giudice per l’udienza preliminare Maria Ivana Cardillo, che ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri Ignazio Fonzo e Alessandro Sorrentino, rigettando le richieste di giudizio abbreviato. Rigettate anche le richieste di esclusioni di alcune aggravanti contestate e la richiesta di incompatibilità del gup. Saranno undici le persone rinviate a giudizio, a vario titolo, accusate di avere favorito il clan del Cursoti milanesi, contrapposto alla famiglia mafioso dei Cappello. Gli imputati sono: Carmelo Di Stefano, Martino Carmelo Sanfilippo, Roberto Campisi, Davide Agatino Scuderi, Michael Agatino Sanfilippo, Giovanni Nicolosi, Rosario Viglianesi, Santo Tricomi, Salvatore Chisari, Angelo Condorelli e Emilio Cangemi.
Altri 13 sono gli imputati, ritenuti appartenenti al clan Cappello, e sono stati ammessi al rito abbreviato. Sono: Mario Bonaventura, Sebastiano Cavallaro, Renzo Cristaudo, Gaetano Ferrara, Luciano Guzzardi, Santo Guzzardi, Rocco Ferrara, Massimiliano Cappello, Salvuccio jr Lombardo, Gaetano Nobile, Giuseppe Romano, Riccardo Pedicone, Rinaldo Puglisi, Gioacchino Spampinato, Luciano Tudisco. Il rito abbreviato, che si terrà il prossimo 14 ottobre davanti alla gup Cardillo, riguarderà anche il collaboratore di giustizia Alessio Bertucci.