Ieri l'incontro con il presidente del Centro nazionale di Ricerca, oggi quello con il rettore Giacomo Pignataro. Due giorni di confronti e programmazione per il sindaco Enzo Bianco. Il Cnr ha annunciato la realizzazione della sede dell'Istituto di Microelettronica nella zona industriale e del Palazzo della ricerca, una casa per far interagire imprese, università e territorio. Mentre si pensa a nuove residenze e interventi per la mobilità degli studenti
I progetti di Bianco su cultura e formazione San Berillo, si pensa ad alloggi universitari
Ieri il Centro nazionale di ricerca (Cnr), oggi lUniversità. Gli incontri del neosindaco Enzo Bianco proseguono a ritmi incalzanti. Gli ultimi due giorni sono stati dedicati alla cultura e alla formazione. Quello che ne viene fuori è un pacchetto di idee per migliorare la vita degli studenti universitari – residenze, mobilità, programmazione per i fondi europei ancora in fase embrionale, e due certezze: la realizzazione del Palazzo della ricerca e della sede dellIstituto di Microelettroenica, entrambi del Cnr.
Limportante istituto nazionale, nato per sostenere il sistema imprenditoriale tramite la ricerca, investirà a Catania 22 milioni di euro: quattro da destinare allIstituto di Microlettronica che sorgerà nella zona industriale, 18 milioni per il Palazzo della ricerca. Ad annunciarlo è stato il presidente Luigi Nicolais, ieri ospite a palazzo degli Elefanti. «A Catania ha affermato Nicolais – In tempi molto rapidi faremo qualcosa di eccezionale, che diventerà un modello, perché i modelli si costruiscono nel piccolo». Il Palazzo della ricerca, che secondo le previsioni dovrebbe essere completato entro il 2016, diventerebbe la sede delle attività del Cnr che a Catania conta 210 dipendenti, di cui 94 sono ricercatori, dieci tecnologi e 46 assegnisti. Ma allo stesso tempo dovrebbe essere lo spazio dove Università, imprese e territorio collaborano e si confrontano. «Non basta più produrre conoscenza, ma bisogna trasferirla», ha sottolineato Nicolais che pensa ad un «Sistema Ricerca Italia» che faccia interagire i soggetti coinvolti. Parole che a Catania rievocano il modello dellEtna Valley, come espressamente sottolineato dallo stesso Bianco.
Se il progetto del Cnr è già sostanziato in parte da numeri e date di scadenza, sono ancora solo idee, le proposte venute fuori dallincontro tra Bianco e il rettore dellateneo di Catania, Giacomo Pignataro. Iniziative per la mobilità degli studenti, «soprattutto tra le varie sedi accademiche», alleanze per attingere ai fondi europei di sviluppo e ricerca e nuove residenze. Di questo hanno parlato sindaco e magnifico stamattina. In particolare si è tornati a discutere della riconversione dellOspedale Vittorio Emanuele, che nel 2014 dovrebbe essere dismesso, in campus universitario. Idea lanciata in campagna elettorale da Bianco, che adesso rilancia, ipotizzando la presenza di alloggi per studenti anche nel vecchio quartiere San Berillo, al fine di migliorarne le condizioni attuali.
Al di là delle questioni strutturali, infine, è forte da parte delle due istituzioni la volontà di collaborare. «Un protocollo dintesa operativo con tutto il sistema della ricerca pubblica – istituti del Cnr, ma anche Ingv, Infn, Inaf – coordinandoci con le istituzioni locali e regionali e con le aziende», è la proposta di Pignataro per «trasferire i risultati della ricerca direttamente alle aziende ed elaborare progetti competitivi per il programma europeo Horizon 2020». Un nome che nei prossimi anni tornerà spesso nelle cronache universitarie, visto che si tratta del nuovo programma europeo per il finanziamento della ricerca e dellinnovazione. Il fondo da cui dovrà attingere la programmazione degli atenei. «Ciò ha auspicato il rettore – può ovviamente avere delle ricadute significative non soltanto nei settori più tecnologici, ma anche in termini di innovazione nella gestione e nella valorizzazione dellenorme patrimonio culturale siciliano».