L'esame del noto cantante neomelodico etneo, accusato di duplice aggressione, è previsto per la prossima settimana, nell'ultima udienza prima della pausa estiva. Ma intanto, ieri, la curiosità era tutta rivolta alla sua ex compagna Laila Consoli per il caso che la vede, insieme all'amico Samuele Bombaci, accusata di furto e ricettazione ai danni di una delle avvocatesse dello studio Trantino che difendono i due. Almeno prima della vicenda, che ora li vedrà contrapposti in un nuovo processo
Caso Vezzosi, attesa la sua testimonianza L’avvocatessa derubata rinuncia alla difesa
Il ritardo di un testimone, l’assenza di un altro, la possibile astensione degli avvocati. La penultima udienza – ieri, prima della pausa estiva – a carico del noto cantante neomelodico etneo Gianni Vezzosi, accusato di duplice aggressione, scorre lenta tra questioni più o meno tecniche. Ma le chiacchiere del pubblico in aula sono tutte per alcune assenze che contano. E la vicenda, quasi da fiction, che le ha causate.
A sedere al fianco di Laila Consoli, ex compagna di Vezzosi e parte civile nel processo, stavolta non è Samuele Bombaci, amico, parte civile insieme a lei e presunta vittima di una delle aggressioni oggetto del procedimento. L’uomo è infatti agli arresti domiciliari per furto, ricettazione e tentata estorsione. Accuse che condivide proprio con l’amica, insieme alla quale – nelle settimane precedenti all’udienza di ieri – avrebbe derubato una delle avvocatesse che li assiste, ripulendo la casa della donna dai suoi gioielli e rivendendoli a un compro oro.
Una vicenda che ha portato alle altre assenze di spicco in aula. Quella dell’avvocato Enzo Trantino e delle due avvocatesse del suo studio legale, tutti e tre impegnati a rappresentare le presunte vittime, Bombaci e Consoli, e che hanno rinunciato all’incarico. Tra le due legali assenti, anche l’avvocatessa derubata: i colleghi presenti non confermano né smentiscono, ma si tratterebbe di Miriam Condorelli. Al loro posto, Laila Consoli ha nominato un’altra donna, Francesca Pennisi, mentre Samuele Bombaci si è affidato a Dario Polizza. Per il furto è stato aperto un altro procedimento che vedrà quindi contrapposti gli ex legali di fiducia e gli assistiti. Il cambio, sebbene prevedibile, sembra essere stato improvviso.
Mentre il gossip corre tra i sedili del pubblico, sul banco dei testimoni sale il brigadiere del gruppo radiomobile dei Carabinieri etnei Orazio Bonacini. Che, come i suoi colleghi alle udienze prima di lui, ricostruisci gli attimi successi alla presunta aggressione a carico di Bombaci e le accuse della Consoli nei confronti dell’ex compagno Vezzosi. Con i racconti del militare, il pubblico ministero Agata Consoli chiude la sua lista di testimoni. Nelle prossime udienze toccherà all’accusa. Al prossimo appuntamento intanto – l’ultimo prima della pausa estiva – previsto per il 16 luglio, a raccontare la propria versione del fatti sarà l’imputato Gianni Vezzosi.