All'interno dell'abitazione del 38enne, che adesso è finito agli arresti domiciliari, sono stati trovati anche una piantagione di canapa indiana, acidi e prodotti per la trasformazione della droga e 600 grammi di funghi allucinogeni. Guarda il video
A Linguaglossa arrestato il chimico delle droghe In casa 153 chili di marijuana e 1,5 chili di hashish
I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Randazzo hanno arrestato
un 38enne, di nazionalità argentina ma residente a
Linguaglossa, ritenuto
responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Nel paesino etneo, l’uomo avrebbe portato avanti l’attività di
produzione, trasformazione e vendita di marijuana e dei suoi derivati nella sua casa in via Fonte del Paradiso.
Con un binocolo, i militari hanno notato sul terrazzo dell’abitazione una piantagione di
canapa indiana
. Quando hanno deciso di intervenire, l’uomo si è barricato dentro ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo per aprire la porta. Una volta dentro l’appartamento, i carabinieri sono stati investiti dall’aria resa quasi
irrespirabile da una
grande quantità di marijuana, già essiccata, triturata e pronta per la
lavorazione, che era custodita all’interno di vari contenitori per un peso complessivo poi
rivelatosi di
153 chili.
Per procedere a un’accurata perquisizione, vista la presenza di acidi e prodotti per
la trasformazione della droga
, è stato necessario l’intervento dei pompieri che hanno messo in sicurezza l’ambiente consentendo ai militari di rinvenire, nascosti
in una stanza il cui accesso era occultato da un armadio,
1.500 grammi di hashish, un
barattolo contenente circa
600 grammi di funghi allucinogeni, 250 grammi di sostanze
solitamente utilizzate per il taglio della
cocaina, due bilance di precisione e
numerosi sacchetti per il confezionamento delle dosi di sostanza stupefacente.
In un’altra stanza, poi i militari hanno trovato una serra indoor con 156 piante di canapa indiana in vasi dell’altezza di circa un metro ciascuna.
Il locale era munito di
impianti d’irrigazione e riscaldamento, mediante apposite lampade,
di termoigrometro per la regolazione della temperatura e del grado di umidità.
Tutto il materiale è stato sequestrato mentre l’uomo, espletate le formalità di rito, è stato
sottoposto agli
arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.