I vigili del fuoco e gli operatori della Forestale hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme divampate ieri pomeriggio sul costone del monte che sovrasta la città. Possibile anche il coinvolgimento dei supporter, che hanno acceso fumogeni fuori dallo stadio
Notte di fuoco su Monte Pellegrino e in provincia Tra i possibili responsabili pure i tifosi del Palermo
Mentre Palermo era impegnata nelle celebrazioni per il 29esimo anniversario della strage di Capaci, con la visita del presidente Mattarella all’hub per la vaccinazione della Fiera del Mediterraneo a lanciare messaggi di speranza, i soliti piromani sono entrati in azione appiccando il fuoco su Monte Pellegrino. Un rogo scaturito da più punti e che dalla sera di ieri ha continuato a bruciare durante tutta la notte.
Fiamme che si sono sviluppate anche nei pressi delle antenne televisive, per poi espandersi, complice il vento. I vigili del fuoco, impegnati con diverse squadre e l’aiuto dell’elicottero Falco1 della Forestale, nell’intento di evitare che il rogo si estendesse troppo e che arrivasse anche a danneggiare i ripetitori e sul costone alla sinistra del castello Uttveggio.
Un incendio che potrebbe anche essere responsabilità della scarsa attenzione dei tifosi del Palermo, impegnato nella gara di andata del terzo turno dei Play off di Serie C al Barbera contro l’Avellino. I fumogeni e i fuochi d’artificio esplosi dai supporter all’esterno dello Stadio hanno dato infatti vita a un piccolo rogo che si è tuttavia comunque espanso. Non è ancora chiaro se ci sia correlazione in maniera più vasta con l’incendio della montagna.
Il pensiero corre subito a quell’afoso giugno del 2016, quando la montagna di Palermo andò a fuoco, con il paesaggio storico dell’Acchianata di Santa Rosalia compromesso per anni, tra alberi andati in fumo e danni alle strade. Stavolta le cose dovrebbero tuttavia essere parecchio più gestibili. Ma Palermo non è stata la sola a essere colpita dagli incendi: roghi sono stati appiccati a Torretta, Misilmeri, Altofonte e Belmonte Mezzagno.