Carmelo Di Domenico, considerato esponente della criminalità catanese e soggetto socialmente pericoloso, avrebbe accumulato illecitamente il proprio patrimonio. Dalle indagini è emersa una sproporzione tra i redditi dichiarati e lo stile di vita della famiglia
Confiscati beni per 800mila euro a uno spacciatore Cinque immobili e noto ristorante del centro storico
Cinque immobili, un ristorante e rapporti finanziari. Sono questi i beni (per un valore di circa 800mila euro) confiscati al catanese Carmelo Di Domenico dalla guardia di finanza di Siracusa su richiesta della sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania. L’esponente della criminalità catanese, che avrebbe accumulato illecitamente il patrimonio, era già stato qualificato come soggetto socialmente pericoloso.
Di Domenico, in passato, ha già ricevuto più condanne definitive per reati di diversa natura, tra cui quelli connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel gennaio del 2019, l’uomo è stato condannato per spaccio di droga. In particolare, è stato accertato che avrebbe fornito cocaina a esponenti di primo piano del gruppo della Borgata, noto
sodalizio criminale operante nella città di Siracusa.
L’indagine patrimoniale ha permesso di riscontrare l’incapacità del nucleo familiare di Di Domenico a fare fronte agli impegni economici assunti. L’insieme dei redditi dichiarati
e percepiti, confrontati con il valore dei beni acquistati e con le ulteriori uscite rilevate nel
periodo temporale di riferimento (dall’anno 2000 in poi), sono risultati
sproporzionati rispetto alle acquisizioni patrimoniali operate. È stato dimostrato un tenore di
vita decisamente elevato e incongruo rispetto alle possibilità reddituali e derivante
da fonti di lecita provenienza.
Già nel dicembre 2018 erano stati
acquisiti elementi idonei per consentire alla procura etnea di chiedere e
ottenere alla sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania il sequestro dei beni
oggetto della confisca. Si tratta di cinque immobili a Catania (di cui due unità abitative, due fabbricati e quote di un quinto immobile), una nota attività di ristorazione del centro storico del capoluogo etneo; rapporti finanziari e beni mobili.