Il commissario nazionale per l'emergenza Covid ha visitato l'hub di Messina e nel pomeriggio andrà a Catania. Ha parlato della situazione nella regione ma anche delle prossime forniture a livello nazionale. L'obiettivo è somministrare i sieri anche nelle zone più remote
Vaccini, il giorno della visita in Sicilia del generale Figliuolo «Isola sta facendo bene, arrivare a 50mila dosi al giorno»
Una Sicilia in testa in materia di vaccini somministrati rispetto alla percentuale di dosi ricevute. Il traguardo coincide con la visita del commissario nazionale per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. Il generale, che è arrivato nell’isola questa mattina a Messina e nel pomeriggio visiterà anche l’hub di Catania all’ex mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena, ha sottolineato il buon risultato registrato con l’86 per cento di inoculazioni sul totale di quelle ricevute. Nello specifico sono oltre 723mila i sieri iniettati dall’inizio della campagna di vaccinazione.
Ad accogliere Figliuolo sono stati l’assessore alla Salute Ruggero Razza, il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina e il direttore sanitario dell’Asp di Messina Bernardo Alagna. Con loro anche il commissario Covid per il capoluogo peloritano Alberto Firenze. «La Sicilia sta facendo 20mila vaccinazioni al giorno e siamo nel pieno target della campagna vaccinale – ha detto Figliuolo – è chiaro che dobbiamo raddoppiare e arrivare intorno alle 50mila dosi ma per fare questo bisogna trovare nuovi hub vaccinali e nuovi punti vaccinazioni». Il commissario nazionale si è poi soffermato sulla strategia adottata dal governo. «Prevede la capillarizzazione per andare a trovare e vaccinare anche nelle zone più impervie», ha sottolineato.
Il concetto principale che è stato ribadito è quello che da settimane tiene banco: puntare a vaccinare più persone nel minor tempo possibile. Figliuolo ha fatto anche il punto a livello nazionale sul fronte delle forniture. «La prossima settimana arriveranno oltre un milione di dosi Pfizer, oltre 500mila dosi Moderna e oltre un milione e 300 mila AstraZeneca – ha detto – Questo è il preludio per avere nel mese di aprile un massiccio afflusso di dosi che consenta di utilizzare appieno gli hub che stiamo andando a costruire».