Il tribunale amministrativo ha confermato di fatto il provvedimento preso dall'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza per quanti a Sicili lo scorso sei gennaio avevano ricevuto la prima inoculazione del siero Pfizer senza averne realmente diritto
Furbetti dei vaccini, il Tar: «Niente seconda dose» Musumeci: «Conferma che non ci sono scorciatoie»
Il Tar della Sicilia, sezione di Catania, dà ragione all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, confermando il provvedimento che nega la seconda dose del vaccino anti Covid-19 a chi ha avuto somministrata la prima dose senza averne alcun diritto.
La presidente della sezione catanese del tribunale amministrativo, intervenuta in forma monocratica per l’urgenza addotta dagli autori dei ricorsi, ha ritenuto che non sussiste la parvenza di un ragionevole diritto (fumus bonis iuri) né il rischio di un pregiudizio grave e irreparabile (periculum in mora), per chi si è visto negare il richiamo del vaccino.
La questione riguarda alcuni di coloro che, a Scicli, nel Ragusano, avevano ottenuto senza titolo la prima dose del vaccino Pfizer Biontech lo scorso 6 gennaio.
«La decisione del Tar conferma la nostra valutazione e il valore non solo etico della scelta adottata – dice il presidente della Regione, Nello Musumeci – Siamo impegnati nella fase più importante dell’emergenza, quella della vaccinazione, e non sono ammesse scorciatoie».
«Da domani si parte anche in Sicilia con AstraZeneca – continua Musumeci – e spero che presto riusciremo ad avere più dosi di vaccino per mettere in sicurezza tutti gli anziani, le persone fragili e le categorie più esposte. Mi aspetto che tutti facciano il loro dovere e che i risultati raggiunti nella vaccinazione sulla popolazione sanitaria possano essere un modello da replicare».