Antonella Franco si è sottoposta al farmaco della Pfizer sei giorni fa a Palermo. Adesso si trova ricoverata nel reparto del nosocomio aretuseo che dirige. L'Asp sta estendendo i controlli agli operatori sanitari che hanno fatto con lei il viaggio di trasferta in autobus
Positiva al Covid-19 una delle prime dottoresse vaccinate È dirigente di Malattie infettive dell’ospedale di Siracusa
Si è sottoposta al vaccino della Pfizer sei giorni fa a Palermo ma è risultata positiva al Covid-19. Il caso riguarda la dirigente del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa, Antonella Franco. La dottoressa – che è stata una delle prime a essere sottoposte al vaccino – adesso, si trova ricoverata nel reparto che dirige. «Sono positiva ma rifarei il vaccino e farò il richiamo – dichiara la dottoressa – Perché rappresenta l’unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia».
Le autorità sanitarie locali stanno procedendo a verificare se la medica, prima di mettersi in viaggio per il capoluogo siciliano, avesse contratto il virus (da asintomatica) e se fosse stata di recente sottoposta al tampone. «Prima di fare il vaccino – assicura Franco – avevo eseguito più di un tampone ma il virus, molto probabilmente, era ancora in incubazione». Intanto, si lavora anche per ricostruire la rete delle persone entrate in contatto con lei, a partire dagli operatori sanitari che erano a bordo dell’autobus per la trasferta a Palermo. L’Asp sta estendendo i controlli a tutti gli altri operatori sanitari che la dottoressa ha incontrato nel corso delle procedure per la vaccinazione.
È possibile che la medica abbia contratto il nuovo coronavirus prima o subito dopo avere ricevuto la somministrazione del vaccino che offre protezione contro il Covid-19 dopo circa dieci giorni dalla ricezione della prima dose del farmaco e si rafforza dopo la seconda. «Se non avessi fatto il vaccino – spiega Franco – il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile. Proprio il vaccino, che produce una proteina spike che aiuta a formare gli anticorpi anticoronavirus e blocca la progressione virulenta del virus, contribuirà a bloccare la replicazione virale e a contenere gli effetti patogeni del virus», conclude la dottoressa.