Con i 16 nuovi casi riscontrati ieri salgono a 364 i positivi a Covid-19 nel comune alle porte di Palermo. Cifre che hanno costretto il primo cittadino a chiedere a Musumeci il provvedimento di massima restrizione. Decreto firmato nel primo pomeriggio di oggi
Nuovo provvedimento: Misilmeri diventa zona rossa Il sindaco: «Scelta difficile, ma i numeri troppo alti»
Con decreto del presidente della Regione anche Misilmeri diventa zona rossa. Il provvedimento sarà effettivo da domani e avrà durata almeno fino al 25 di questo mese. Una decisione difficile, ma che accontenta la richiesta fatta a malincuore dal sindaco del Comune alle porte di Palermo dopo l’ultima escalation di contagi e due focolai registrate in altrettante case di riposo cittadine e un totale di 364 persone positive in paese, in cui da giorni si sta provvedendo a uno screening.
«Non è stata una scelta semplice – dice il sindaco Rosario Rizzolo – ma i numeri dei contagi continuano ad essere troppo alti, e ogni iniziativa intrapresa non è stata sufficiente ad arginarli. È un’altra prova difficile alla quale la nostra comunità è chiamata, sono certo che la supereremo brillantemente. Rimaniamo uniti, rispettiamo le regole e presto sarà tutto un brutto ricordo».
Il provvedimento firmato oggi prevede il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale sia con mezzi pubblici che privati, il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato a eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità o per usufruire di servizi o svolgere attività non sospese.
Chiudono anche le scuole, con lo stop a tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado. Serrata anche per gli uffici pubblici a esclusione che per l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Consentito invece il transito in ingresso e in uscita dal territorio comunale per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali.