Dopo avere ottenuto a Castellammare di Stabia la prima vittoria in campionato, i rosanero cercano contro la compagine guidata da Erra il primo successo casalingo. Sarà la prima di cinque sfide interne consecutive. Il tecnico siciliano ritrova Crivello e avrà anche Saraniti che ha recuperato dall'infortunio rimediato giovedì
Palermo, la chiave vincente si chiama continuità Boscaglia: «Pensiamo solo a battere la Paganese»
Facciamo finta, seguendo l’iperbole utilizzata da Boscaglia alla vigilia del derby con il Catania, che il campionato del Palermo è iniziato lunedì scorso in occasione della gara con gli etnei. I rosanero, brillanti e costantemente sul pezzo nonostante l’interferenza del Covid, dopo il punto conquistato con grande dignità e orgoglio nella sfida con i rossoazzurri e dopo avere ottenuto la prima vittoria stagionale (2-1 in trasferta contro la Juve Stabia), vogliono creare le premesse per compiere un primo salto di qualità. Step che, inevitabilmente, passa domani dalla conquista del primo successo casalingo in occasione della gara con la Paganese (fischio di inizio alle 15) nella prima di cinque partite interne consecutive, striscia inedita scaturita da una serie di combinazioni tra riposo (il 22 novembre), doppi turni casalinghi già calendarizzati e nuovi incastri con le gare da recuperare.
Pensare in grande? Il Palermo formato derby, in crescita e con le carte in regola per legittimare le proprie ambizioni può farlo ma occorre, naturalmente, tenere i piedi sempre per terra. E concentrarsi subito sul nuovo ostacolo che si chiama Paganese, compagine che pur non avendo top players e pur appartenendo ad una fascia più bassa rispetto a quella in cui erano collocabili gli avversari affrontati nelle ultime gare non va sottovalutata anche perché i campani, ottavi a quota 10 in compagnia del Foggia, finora hanno ottenuto fuori casa (nelle ultime due partite esterne contro Turris e Viterbese) le uniche vittorie maturate in questo campionato. Sarebbe un peccato vanificare, per superficialità o cali di attenzione, tutto ciò che di buono è stato fatto contro Catania e Juve Stabia. Dipende – e qui torniamo al punto di partenza senza tuttavia bypassare, tenendo conto del dato di realtà e dell’introduzione del libro di questa stagione, le difficoltà iniziali dei rosa – dal tipo di Palermo che scenderà in campo. Il primo Palermo, in affanno e senza le coordinate che servono per diventare una squadra, ha dato l’impressione di potere steccare contro chiunque. L’ultimo Palermo, quello per intenderci che pare avere svoltato dopo il pareggio ottenuto in nove uomini a Catanzaro, sembra invece un gruppo affidabile e in grado di trovare quella continuità necessaria per consolidare la base sulla quale costruire un percorso vincente.
«Ci aspetta una gara molto importante che dobbiamo e vogliamo vincere a tutti i costi – ha sottolineato il tecnico Boscaglia – abbiamo una voglia pazzesca di vincere la prima partita al Barbera. Stiamo bene e la squadra è in fiducia. Non possiamo sottovalutare nessuno, la Paganese è abituata a questa categoria e fuori casa finora ha fatto veramente bene. E’ un momento in cui dobbiamo dare fondo a tutte le nostre energie psicofisiche». Parola d’ordine ‘continuità’: «Dobbiamo confermarci e scendere in campo con un furore agonistico smisurato. Quando guarderemo la classifica? I giocatori sanno che questa classifica non appartiene al Palermo ma sono consapevoli anche del fatto che fare calcoli non serve. Non siamo in grado di fare discorsi proiettati verso il futuro. L’attenzione va focalizzata su una partita alla volta e quindi sulla sfida con la Paganese pensando, appunto, che sia la partita più importante della nostra vita».
E facendo leva su alcuni segnali della vigilia, il match contro la compagine guidata da Erra sembra nascere sotto una buona stella. Boscaglia ritrova il difensore Crivello, che ha scontato i due turni di squalifica, e avrà a disposizione anche Saraniti. L’attaccante ha recuperato, infatti, dalla contrattura rimediata giovedì a Castellammare di Stabia e, salvo imprevisti, sarà ancora una volta titolare con il supporto sulla trequarti, in questo caso, di una batteria composta da Kanouté, Rauti e Floriano, galvanizzato al pari dell’attaccante palermitano («Non ho mai mollato – ha postato su Instagram l’ex Bari per celebrare la rete siglata allo stadio Menti al culmine di un periodo delicato nel quale ha dovuto fare i conti con la positività al Covid – ho contato anche i minuti in attesa del mio ritorno in campo. Finalmente un raggio di sole, finalmente una gioia, finalmente Calcio») dal primo gol in questo campionato. A centrocampo, dove non ci sarà lo squalificato Odjer, Broh (che potrebbe agire di nuovo come trequartista – e in questo caso in mediana sarebbe pronto Martin – al posto di Rauti impiegabile eventualmente pure come prima punta) dovrebbe essere affiancato da Palazzi reduce da tre partite disputate in difesa (e con buoni risultati) come centrale. Settore in cui il tecnico potrà contare, adesso, anche sui guariti Accardi e Peretti. Tra gli effettivi, inoltre, figurano il jolly offensivo Silipo (l’unico out, giovedì, del gruppo degli ex positivi risultato negativo ai tamponi effettuati martedì) e il centrocampista Luperini, unico ‘superstite’ al momento del piccolo nucleo (formato da Lancini, Somma, Santana e Marong) ancora in via di guarigione dal Coronavirus. Ai box per infortunio, invece, Valente alle prese con una distrazione muscolare all’adduttore della coscia sinistra.