La negatività di sei dei sette rosanero risultati nuovamente positivi lunedì mette Boscaglia, negativo ad un nuovo tampone dopo il campanello d'allarme scattato questa mattina, nelle condizioni di non presentarsi in Campania con un organico ridotto all'osso. Torna Broh dopo la squalifica, l'infortunato Valente out per venti giorni
Palermo, una boccata di ossigeno dai tamponi Sei tornano negativi e ora l’esame Juve Stabia
C’è il ‘via libera’ da parte dei tamponi, si gioca. Il Palermo, che nel derby con il Catania era numericamente al limite, aspettava l’esito dei test effettuati ieri per capire se era nella condizioni di scendere in campo domani pomeriggio contro la Juve Stabia, gara valida per la decima giornata del girone C di serie C. E i numeri ci sono. L’emergenza, peraltro, dà una tregua ai rosanero perché ai superstiti della sfida con gli etnei disputata al Barbera lunedì sera si aggiungono sei dei sette giocatori che nella giornata di lunedì erano risultati di nuovo positivi. Si sono negativizzati (si tratta di Accardi, Doda, Fallani, Floriano, Lucca e Peretti) e al pari del tecnico Boscaglia, risultato negativo al nuovo tampone a cui si è sottoposto questa mattina dopo il campanello d’allarme scattato in precedenza complice l’annullamento della tradizionale conferenza stampa pre-gara, sono disponibili per la trasferta in terra campana. Anche se si continua a navigare a vista, dunque, il binario sul quale ha ripreso a viaggiare il Palermo sembra quello della normalità.
Ma non c’è tempo per rifiatare. Zigzagando tra continui cicli di tamponi, infatti, i rosa sono stretti nella morsa di un tour de force scandito da una serie di impegni ravvicinati. Il prossimo è in programma domani alle 15 (il match era previsto in un primo momento alle 20,45 ma le due società hanno trovato l’accordo per l’anticipo dell’orario) sul campo della Juve Stabia. Sfida simile, per coefficiente di difficoltà da inserire ancora in un contesto in cui la compagine di Boscaglia si presenta comunque in condizioni particolari, al derby con il Catania. La gara contro i rossoazzurri, caratterizzata sul fronte rosanero da una prestazione convincente messa in evidenza dallo stesso club targato Hera Hora («Undici soldati da soli. E invece no – ha postato su Instagram la società di viale del Fante prendendo spunto dall’immagine della panchina vuota con il solo baby portiere Matranga a disposizione di Boscaglia – soli mai: ognuno lo scudo dell’altro, ognuno i muscoli dell’altro, ognuno l’abbraccio dell’altro. E attorno a loro, centinaia di migliaia di cuori rosanero a sostenerli ed incitarli») ed elogiata sui propri canali anche dalla Lega Pro, ha delle analogie con il match di domani. Come il Catania, ad esempio, anche le Vespe sono collocabili in prima fascia. Una squadra – i gialloblù, a quota 13 punti in classifica, nella scorsa stagione erano in B – che, pur non avendo ancora trovato in questa prima fase della stagione la continuità necessaria per spiccare il volo, ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista.
Per l’incontro con l’undici guidato da Padalino, reduce dalla sconfitta rimediata a Bari ma con uno score di tre vittorie nelle ultime tre partite giocate tra le mura amiche, i convocati rosanero sono diciotto. Oltre ai sei bloccati dalle norme sanitarie a causa del Covid (Lancini, Luperini, Marong, Santana e Somma più Silipo che è l’unico indisponibile del gruppo dei freschi di nuova negatività), nell’elenco mancano pure il difensore Crivello, che deve scontare il secondo dei due turni di squalifica, e l’esterno offensivo Valente, rimasto stoicamente in campo (e per uno spezzone anche in qualità di finto centravanti) nel derby durante il quale ha rimediato uno stiramento all’adduttore sinistro che lo costringerà ad uno stop di venti giorni. Boscaglia, nel frattempo, ritrova Broh (assente lunedì in quanto squalificato) che allo stadio Menti potrebbe agire da trequartista centrale (a supporto di Saraniti, favorito su Lucca) in un 4-2-3-1 leggibile anche come 4-3-3 a seconda dei movimenti del centrocampista emiliano di origine ivoriana. Pur avendo in panchina rispetto a lunedì un serbatoio da cui potere attingere e nuove opzioni a disposizione (la presenza tra gli effettivi dei difensori Accardi e Peretti potrebbe determinare il ritorno in mediana di Palazzi) non è escluso che il tecnico rosanero confermi inizialmente il nucleo di giocatori visto contro il Catania. Elementi che, essendoci adesso dei ricambi (tra i convalescenti è Floriano quello che ha qualche chance in più di partire titolare), questa volta avranno a partita in corso l’opportunità di tirare il fiato.