Sul tavolo del presidente Nello Musumeci, e dell'assessore alla Sanità Ruggero Razza, la richiesta dell'Asp e del dipartimento per la Prevenzione. Il numero dei postivi ha toccato ufficialmente quota 200. Tra loro c'è anche il sindaco Pino Firrarello
Bronte: chiesta alla Regione l’istituzione della zona rossa Preoccupazione contagi. Le scuole chiuse per dieci giorni
Bronte zona rossa. Quella che fino a qualche giorno fa sembrava un’ipotesi adesso prende sempre più forma e potrebbe concretizzarsi nel giro di alcune ore. Sul tavolo del presidente della Regione Nello Musumeci e dell’assessore alla Sanità Ruggero Razza è infatti arrivata una richiesta formale di misure più stringenti per tutto il paese. A sottoporla l’Azienda sanitaria provinciale di Catania in accordo con il dipartimento per la Prevenzione.
Nella città del pistacchio la curva dei contagi continua a cresce e i casi ufficiali di contagio sono ormai 200. I numeri, che tengono conto soltanto dei tamponi molecolari, fotografano però una situazione parziale. Decine e decine di cittadini, che hanno già fatto il test rapido con esito positivo, sono in attesa della conferma del secondo test per l’infezione da Covid-19. A questo si aggiunge la presenza di alcuni focolai di contagio.
Da quello scoperto all’interno della casa di riposo San Vincenzo De Paoli, con 24 persone tra anziani e operatori risultate infette, fino all’ospedale Castiglione-Prestianni. Dove sono ormai più di venti, tra medici, infermieri e operatori sanitaria, a essere risultati positivi al Coronavirus.
Ancora da decifrare il numero di contagi nelle scuole. Chiuse per dieci giorni – e lo erano già state per una settimana – dopo la decisione di Asp e del sindaco di Bronte Pino Firrarello, pure lui finito nella lunga lista dei contagiati. Adesso proseguiranno i tamponi con la modalità drive-in nell’area del mercato coperto. L’obiettivo è quello di effettuare uno screening a tutta la popolazione – su base volontaria – ma non sono ancora chiare modalità e tempi.