Il giornalista è stato rapito e fatto sparire da Cosa nostra il 16 settembre del 1970. Oggi è stato ricordato con una piccola cerimonia - causa misure di sicurezza sanitaria - di fronte a quella che era la sua casa, in via delle Magnolie, dove fu visto per l'ultima volta
Cinquant’anni senza Mauro De Mauro Francese: «Una ferita aperta per tutti»
Cinquant’anni fa il giornalista Mauro De Mauro fu sequestrato e fatto sparire dalla mafia. Cinquant’anni da quel 16 settembre del 1970, in cui la verità non è ancora emersa, una mancanza, come ha ricordato stamattina in occasione della commemorazione il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Giulio Francese, «che è sentita ancora da tutti come una ferita aperta. Come una sconfitta per tutti».
«Il rammarico – continua Francese – è quello di non essere riusciti a celebrare in modo significativo questo anniversario», complice la pandemia da Coronavirus che ha ridotto al minimo la cerimonia tenuta come ogni anno in via delle Magnolie, dove Di Mauro abitava e dove fu visto per l’ultima volta.
Il ricordo è stato ravvivato comunque con una piccola e ristretta manifestazione organizzata dal Gruppo siciliano dell’Unione nazionale cronisti italiani a cui hanno preso parte i familiari di De Mauro, insieme al sindaco Leoluca Orlando e alle autorità civili e militari, tra cui il prefetto Giuseppe Forlani.