Dopo il provvedimento di Trapani, arriva quello di Cettina Di Pietro. «Non può essere sempre la mia la città più sacrificabile». Intanto a soffiare sul fuoco è anche il segretario della Lega Matteo Salvini: «È una punizione politica e a pagare sono i siciliani»
Ad Augusta la sindaca vieta lo sbarco a 273 migranti «Ordinanza per tutelare la salute dei miei concittadini»
Nessuna delle persone che è a bordo della nave Aurelia della compagnia Snav sbarcherà nel porto di Augusta. A deciderlo è stata la sindaca della cittadina in provincia di Siracusa Cettina Di Pietro con una ordinanza che contiene il divieto assoluto di sbarco. A bordo della nave adibita a quarantena ci sono 273 migranti – una ventina dei quali sarebbero già risultati positivi al Covid-19 – che stamattina hanno lasciato Trapani dove il sindaco Giacomo Tranchida aveva adottato la stessa procedura.
«In questo delicato frangente di pandemia – scrive la prima cittadina su un post pubblicato sulla sua pagina Facebook – e in assenza di indicazioni certe da parte del governo regionale, che non ha adottato misure idonee a tutelare il territorio, similmente a quanto già fatto dal sindaco di Trapani, sono stata costretta a emettere analoga ordinanza». La prima cittadini grillina denuncia l’assenza della Regione e del governo del presidente Nello Musumeci. «Ho infatti disposto – aggiunge – a tutela della salute dei miei concittadini, il divieto assoluto di sbarco. Non è accettabile – conclude Di Pietro – che la responsabilità sia demandata ai sindaci costretti a emanare ordinanze, spostando il problema da un territorio a un altro». Non solo i migranti, anche tutto l’equipaggio sarà costretto a rimanere a bordo.
«Può apparire una decisione forte – commenta ancora la sindaca – ma ho la responsabilità di assicurare le massime condizioni di sicurezza sanitaria agli augustani». Per anni, anche il porto commerciale di Augusta è stato al centro delle rotte migratorie e delle politiche dell’accoglienza. «Questo è un territorio accogliente – aggiunge Di Pietro – che, nei recenti anni, non si è mai tirato indietro, svolgendo funzioni e ruoli spesso non opportunamente riconosciuti da governi e ministri. Ma ciò non vuol dire che sia sempre Augusta la sacrificabile».
A soffiare sul fuoco è stato anche il segretario della Lega Matteo Salvini che ha affermato che «la nave quarantena si sposta da Trapani ad Augusta per non creare problemi interni al Partito democratico, visto che il sindaco dem di Trapani ha negato lo sbarco, il Viminale obbedisce al partito di Zingaretti e manda gli immigrati a rischio Covid in un comune grillino. È una punizione – sostiene Salvini – per la mancata alleanza del Movimento cinque stelle con il Pd alle Regionali, soprattutto nelle Marche e in Puglia. E a pagare ora sono i siciliani».