I sospetti erano cominciati dopo il comparire di qualche linea di febbre. «Era un caso pericoloso - scrive il sindaco di Acireale Stefano Alì - perché poteva trasformarsi in un focolaio». In città al momento non ci sono cluster
Covid-19, bimbo infetto all’asilo era un falso positivo Allarme rientrato. Negativi gli altri tamponi eseguiti
«Mi è stato spiegato che talvolta capitano sia falsi negativi e anche, come in questo caso, falsi positivi». Il riferimento del sindaco di Acireale Stefano Alì è al caso che ha avuto come protagonista un bambino di un asilo privato, nei giorni scorsi risultato positivo al Covid-19. A cambiare le carte in tavola è stato però l’esito di un secondo tampone che, come conferma a MeridioNews la responsabile della struttura, ha dato esito negativo. «Era un caso pericoloso – scrive il primo cittadino in un post sul suo profilo Facebook – perché poteva trasformarsi in un focolaio».
Subito dopo il primo tampone al bambino di quattro anni l’azienda sanitaria provinciale ha avviato il protocollo che prevede l’individuazione di coloro che erano entrati in contatto con lui per essere messi in isolamento. A stretto giro sono cominciati i tamponi e il primo ciclo di test si sarebbe concluso senza l’emergere dell’infezione.
Il falso positivo, secondo quanto accertato dal nostro giornale, avrebbe frequentato un centro estivo collegato all’asilo. I dubbi sulle sue condizioni di salute erano emersi con il comparire di qualche linea di febbre. Adesso il caso è rientrato e per il momento non si registrano focolai ad Acireale.