L'esito dopo i tamponi condotti dal personale sanitario dell'azienda sanitaria provinciale di Ragusa. Gli infetti fanno parte di un gruppo di persone approdato in città ieri. La struttura per la quarantena è stata individuata dalla prefettura locale
Covid-19, risultati positivi 11 migranti a Pozzallo Tutti asintomatici, si trovano già in isolamento
Sono undici i migranti risultati positivi al Coronavirus dopo il test del tampone condotto dal personale sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa. A comunicarlo, attraverso una nota stampa ufficiale, è l’assessorato regionale alla Salute guidato dall’assessore Ruggero Razza. Gli infetti fanno parte di un gruppo di oltre 60 asiatici approdato ieri a Pozzallo, in provincia di Ragusa. Gli immigrati risultati positivi, tutti asintomatici, sono stati già isolati presso una struttura individuata dalla prefettura di Ragusa. «Va precisato che i medici ed i sanitari dell’Asp hanno dapprima eseguito i test sierologici sull’intero gruppo – scrive l’assessorato – individuando 19 soggetti positivi, sui quali si è poi proceduto con il tampone che ha confermato la positività per 11 di loro».
Ormai da giorni gli approdi in Sicilia non si fermano. La situazione più critica resta quella di Lampedusa per il sovraffollamento del centro d’accoglienza. A rimarcarlo, in un’intervista a MeridioNews, è stato anche il sindaco Totò Martello. La Regione intanto ha chiesto al governo Conte la proclamazione dello stato d’emergenza per l’isola. Intanto Alarm phone, il servizio indipendente per le persone che attraversano il mar Mediterraneo, su Twitter scrive di avere perso i contatti con 57 persone «sfortunatamente non sappiamo cosa sia successo perché le autorità italiane e maltesi si rifiutano di fornire informazioni».
A sottolineare l’importanza di fare sbarcare prima possibile i migranti, evitando di trattenerli a bordo delle navi, è Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano. In un’intervista a Il Messaggero sottolinea che «tenere le persone sulle navi è un errore colossale». Secondo il medico per evitare il moltiplicarsi dei contagi è necessario «che i migranti vengano sottoposti ai test e vengano fatti sbarcare prima possibile».