Domenico Fava, già due anni fa, era stato vittima di un episodio simile. Nella casa di reclusione di Brucoli sono finiti Antonino Dimaiuta, Vincenzo Lia e Ottavio Calderone. I tre, cognati tra di loro, sono pregiudicati residenti nel centro del Siracusano
Francofonte, tre arrestati per tentato omicidio Spedizione punitiva per vendicare un affronto
Una spedizione punitiva organizzata per vendicare l’affronto subìto durante un diverbio. Per questo sarebbero stati sparati tre colpi d’arma da fuoco contro Domenico Fava, lo scorso giovedì 9 luglio, a Francofonte. Ieri i carabinieri hanno arrestato tre uomini ritenuti gli autori del tentato omicidio, tutti e tre pregiudicati residenti nella cittadina del Siracusano: Antonino Dimaiuta (48 anni), Vincenzo Lia (44 anni) e Ottavio Calderone (43 anni), cognati tra di loro.
Gli inquirenti hanno ricostruito che quel pomeriggio, la vittima avrebbe avuto un diverbio causato da futili motivi con uno dei tre arrestati. Un dissidio che sarebbe riconducibile all’attentato simile subito da Fava circa due anni fa per questioni di natura familiare. In quella circostanza, l’uomo era uscito miracolosamente vivo e l’autore era stato arrestato. Giovedì scorso, l’uomo è arrivato all’ospedale di Lentini ferito da colpi di arma da fuoco.
Stando a quanto emerso, uno dei tre arrestati non avrebbe sopportando il tenore
delle parole utilizzate dal Fava. Così avrebbe contattato gli altri due – entrambi suoi cognati – per
organizzare una spedizione punitiva. Circa due ore dopo, tutti e tre avrebbero seguito a bordo di
un’auto la vittima mentre si dirigeva con una moto nelle campagne di contrada Passaneto per
andare ad accudire alcuni cavalli.
Tre colpi di arma da fuoco hanno colpito Fava in pieno al torace e di striscio alla testa e al braccio sinistro. I tre si sarebbero poi velocemente dileguati. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire e interrompere la faida interfamiliare. I tre arrestati sono stati portati nella casa di reclusione di Brucoli.