L'assessore alla Mobilità parla di chiusura definitiva della stagione di «chi ha usato un argomento serio, quali sono le misure per tutelare la salute dei cittadini, per la propria propaganda politica». Il legale dei commercianti: «È solo una sentenza di primo grado»
Ztl, il Tar respinge anche il ricorso di Confcommercio Catania canta vittoria, l’associazione promette battaglia
Seconda sentenza del Tribunale amministrativo regionale e seconda vittoria da parte del Comune di Palermo, che vede bocciare anche il secondo ricorso contro la Ztl, quello presentato dalle associazioni di categoria, tra cui Confocommercio. «La motivazione della sentenza è fortissima – commenta Giusto Catania, assessore alla Mobilità – Non possono essere invocate ragioni economiche individuali nella organizzazione della mobilità urbana. A maggior ragione se non è dimostrato alcun danno alle attività imprenditoriali».
«Forse – prosegue Catania – chi ha organizzato le raccolte di firme contro la Ztl, spiegando ragioni giuridicamente insostenibili, dovrebbe chiedere scusa alle tante persone che, in buona fede, hanno aderito al ricorso. Con questa sentenza si può dire che si chiude definitivamente la stagione di chi ha usato un argomento serio, quali sono le misure per tutelare la salute dei cittadini, per la propria propaganda politica».
Non la pensa così l’avvocato Alessandro Dagnino, legale di Confcommercio Palermo, che preannuncia ancora battaglia. «Anche questa sentenza del Tar, come la sentenza gemella di venerdì scorso – dice – è una decisione di primo grado che non definisce affatto il giudizio e potrà essere contestata in appello dove potrà essere riconosciuto, ai cittadini e alle imprese, il diritto di far valere la lesione del loro diritto alla mobilità, tutelato dall’articolo 16 della Costituzione, diritto peraltro riconosciuto dallo stesso Tar quando, nel 2016, concesse agli stessi cittadini la sospensiva, ritenendo che i provvedimenti comunali fossero suscettibili di produrre nei loro confronti danni gravi e irreparabili, inducendo il Comune a limitare drasticamente l’estensione della Ztl».