Un reato in costante aumento a Catania: ogni giorno i fili elettrici della città vengono privati del redditizio materiale. Difficile da rubare, ma non impossibile per gli ormai numerosi esperti sguainatori di cavi. Da tempo gli agenti tenevano d'occhio un noto punto della stazione ferroviaria dove, domenica mattina, cinque rumeni sono stati fermati
Operazione Oro rosso, cinque arresti Rubavano rame dai cavi della stazione
Cinquecento chili di rame per un valore di almeno tremila euro. E’ la quantità di oro rosso trovato nelle mani di cinque rumeni, fermati dalla polizia ferroviaria domenica mattina mentre erano intenti a sguainare i fili di metallo dai cavi della stazione ferroviaria di Catania.
Gli arrestati, quattro appena ventenni (Iulian Costea, Elias Marian Stoica, Marius Hangalet e Florin Cretu) e un uomo di 43 anni (Vasile Popistica), sono stati fermati grazie a una serie di appostamenti che, da tempo, gli agenti effettuavano per arginare l’ormai dilagante fenomeno del furto di rame. «Una reato in continuo aumento, sia da parte di stranieri che di italiani», riferiscono dalla polizia. I cinque, esperti del mestiere, agivano con estrema abilità, come in una catena di montaggio. E «l’ingente quantitativo che nascondevano – dicono gli agenti – non può che far pensare a un operazione reiterata nel tempo». Dopo aver strappato il rame dai cavi della stazione, lo bruciavano per privarlo della guaina di gomma. Poi, in un piazzale adiacente, lo tagliavano e lo nascondevano dentro alcuni borsoni. Pronto per essere condotto al ricettatore.
Beccati sul fatto e in pieno giorno, gli uomini sono stati fermati e trasportati in carcere, sotto disposizione del pm di turno Lina Trovato. Con non poche difficoltà da parte degli agenti che, oltre alla resistenza iniziale dei cinque, hanno trovato l’opposizione di alcuni familiari. «Un gruppetto di donne – raccontano – ha provato a fermarci mettendo davanti i bambini. E’ stato necessario l’aiuto di altre volanti, ma senza particolari scontri».
Non è ancora possibile stabilire se i cinque agissero indipendentemente o facessero parte di un sistema di furto e smercio del rame collegato ad altri. «Le indagini andranno avanti nei giorni a seguire – spiegano gli agenti – Speriamo di riuscire a trovare il destinatario del furto».
[Foto di giopuo]