L'ex esponente Udc, adesso sostenitore della lista del governatore Rosario Crocetta, ha ufficializzato questa mattina la volontà di correre per la poltrona più ambita di palazzo degli Elefanti. «Me lo hanno chiesto i miei concittadini», dice. Ma davanti a delle consultazioni interne al centrosinistra per scegliere un unico nome si dice disposto a un passo indietro. Per cercare di contrastare l'ascesa del Movimento cinque stelle anche nel capoluogo etneo
Forzese candidato sindaco con il Megafono «Sì alle primarie, insieme contro il M5s»
Marco Forzese si propone come sindaco della città di Catania con la lista il Megafono del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Lo ha ufficializzato questa mattina con una conferenza stampa nella sua sede elettorale in via Nuovalucello. Ex Udc, il suo è un altro nome che si aggiunge ai possibili candidati dello schieramento di centro-sinistra, insieme a quelli di Enzo Bianco, Giuseppe Berretta, Marisa Acagnino e Maurizio Caserta. Su una candidatura unica non è ancora stato trovato un accordo e, mentre regna lincertezza sia nelle segreterie politiche che nella testa degli elettori, Marco Forzese lancia unulteriore proposta, la sua. «I miei concittadini mi hanno chiesto di candidarmi», afferma il già presidente della prima commissione Affari istituzionali all’Assemblea regionale siciliana. «La mia è una proposta diversa dai nomi di salotto buono che non guardano alle esigenze della città, tanto che il mio programma si basa su un censimento fatto nei quartieri, partendo dalle esigenze delle persone, nello spirito della rivoluzione siciliana del governatore Crocetta a cui ho aderito totalmente», spiega.
Non rompe comunque i ponti con eventuali alleati e si dice disponibile alle primarie, anzi si augura che vengano organizzate. «Serve una scelta unitaria di fronte alla quale potrei fare un passo indietro», dice. Una scelta che reputa necessaria per cercare di contrastare il Moviemento 5 stelle che si è rivelato il primo partito in Italia alle scorse elezioni sia politiche che regionali. Forzese teme una grande affermazione anche a Catania, eventualità «assolutamente da scongiurare, perché questi parlano del nulla», dichiara. La preferenza verso il movimento creato da Beppe Grillo per il neo-candidato non è altro che un voto di protesta. «Bisogna interrogarsi – afferma – Abolire tutto ciò che ha caratterizzato la politica fino ad oggi e stare tutti insieme e in modo responsabile per affrontare questo momento così delicato».
Forzese ha preparato un decalogo per migliorare la città, in cui dà grande importanza alla revisione della spesa corrente con la «riduzione significativa di tutti quei carrozzoni come le partecipate che non fanno altro che alimentare metodi clientelari», dice. Sogna «una grande Catania, accogliente per i cittadini e fortemente attrattiva per i turisti, interconnessa con l’area vasta e con il resto del mondo», ma anche un Comune che «sappia costruire imprese partendo da quelle piccole e medie e dagli artigiani» e che sappia dare la giusta attenzione al rispetto per lambiente con «isole ecologiche diffuse e quindi riduzione significativa della tassa sui rifiuti».
Forzese però non ha contezza della reale situazione economica del Comune etneo. «Potrò averla solo se sarò eletto», dichiara. Ma in ogni caso non ci sta a sentire parlare solo di ristrettezze economiche. «Non serve vivere nell’incubo del dissesto, un buon amministratore deve sapere anche affrontare queste situazioni e avere il coraggio di dichiarare forfait».