In Sicilia cala il numero degli amministratori sotto tiro Dato più basso dal 2010 «ma non abbassare la guardia»

Sono 66 gli atti intimidatori indirizzati a pubblici amministratori siciliani nel corso del 2019. Il dato più basso di sempre (un calo del 24 per cento rispetto all’anno precedente) che porta la regione al terzo posto a livello nazionale dopo gli ultimi cinque anni in cui era stata il territorio più colpito. A fotografare la situazione è la nona edizione del Rapporto Amministratori sotto tiro di Avviso pubblico che censisce gli atti di minaccia e di violenza nei confronti di amministratori locali e funzionari della pubblica amministrazione. 

Un dato in controtendenza quello dell’isola che è il più basso mai registrato dal 2010. «Questo non può in alcun modo spingere a sottovalutare il fenomeno – spiegano i curatori del rapporto – se pensiamo che, negli ultimi cinque anni, i casi censiti in Sicilia sono stati 409. Un primato a livello nazionale». Tutte e nove le province siciliane sono state colpite in 37 Comuni. In particolare, il 45 per cento dei casi è stato registrato tra il Palermitano e il Messinese. Quella del capoluogo si conferma la provincia maggiormente colpita con 18 casi censiti (un numero comunque in calo del 28 per cento rispetto al 2018). Terza nella classifica regionale con nove casi la provincia di Agrigento, seguita da quella catanese dove sono stati registrati sette casi. Cinque gli amministratori sotto tiro nel Siracusano e quattro nel Ragusano. Le province di Trapani, Enna e Caltanissetta hanno fatto registrare tre casi ciascuna.

«Traditore della Sicilia» è la scritta comparsa
in un manifesto elettorale del leghista (ex M5s) 
Igor Gelarda, capogruppo in Consiglio comunale a Palermo. In provincia c’è poi il caso di Castronovo di Sicilia. Una doppia intimidazione nei confronti della vicesindaca Anna Maria
Traina: 
prima il taglio delle gomme dell’auto e poi, qualche mese dopo, il ritrovamento di un gatto morto nel cortile di casa. A Castellana Sicula è stato incendiato il portone di un
immobile riconducibile al presidente del Consiglio comunale; a 
San
Giuseppe Jato
, il sindaco Rosario Agostaro è stato il destinatario di una busta con un proiettile. A Corleone viene data alle fiamme l’automobile
del Comune che dopo essere stata
confiscata alla mafia è stata assegnata all’ente.

I dodici casi censiti (più del doppio rispetto a quelli del 2018) fanno di Messina la seconda provincia più colpita. Nel
capoluogo, dopo un’operazione contro gli
ambulanti abusivi – che ha portato al sequestro di oltre 1.500 chili di frutta e verdura – minacce sono state indirizzate al sindaco Cateno De Luca, all’assessora Dafne Musolino e al
commissario di polizia Giovanni Giardina. Ad Alì è stata bruciata l’auto dell’assessora comunale Valentina Rasconà,
utilizzata dal marito. Il sindaco di 
Militello Rosmarino Salvatore Riotta ha denunciato la pubblicazione di un video su Facebook con minacce gravi rivolte a lui, alla sua giunta e anche ai loro familiari.

Al terzo posto della classifica regionale si trova Agrigento, con nove casi registrati. «Criminale, socio della mafia, comunista di merda, portali a casa tua». Sono alcuni degli insulti indirizzati al sindaco di Lampedusa Toto Martello. A
Licata il sindaco Pino Galanti è stato aggredito all’interno del Municipio. Tra i sette i casi registrati nel Catanese c’è l’auto data alle fiamme del primo cittadino di Aci BonaccorsiVito Di Mauro ha poi rivelato che in passato erano già state recapitate lettere minatorie in
Comune. A
Giarre è andata a fuoco l’auto del consigliere comunale Vittorio Valenti. Nella provincia di Siracusa sono cinque i casi mappati: a Francofonte un incendio ha distrutto la macchina dell’ispettore capo della polizia municipale Nello Russo, già
oggetto di intimidazioni in passato. A
Priolo Gargallo a essere distrutta dalle fiamme è stata l’auto dell’assessore ai Lavori pubblici Tonino Margagliotti.

Tra i quattro casi in provincia di Ragusa, si registrano le minacce di morte al sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna e l’auto dell’ufficio Ecologia di Modica – utilizzata dai funzionari per
individuare le discariche abusive – data alle fiamme. A
Petrosino (nel Trapanese) doppia intimidazione contro l’amministrazione locale guidata dal sindaco
Gaspare Giacalone: prima era stato vandalizzato il Municipio e poi è stato incendiato il centro diurno comunale. A Leonforte (in provincia di Enna) è stata incendiata l’auto del vicesindaco e assessore alla Legalità Nino Ginardi. Pochi giorni
prima era stata danneggiata l’auto di un altro assessore,
Federico Pioppo. Al sindaco di Serradifalco (in provincia di Caltanissetta) Leonardo Burgio in Municipio è arrivata una lettera con tre proiettili.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]