La finanza ha arrestato Roberto Ginatta, Matteo Ginatta e Giovanna Desiderato. Il primo è finito in carcere, gli altri ai domiciliari. La procura di Torino torna a fare luce sulla gestione della Blutec e dei soldi erogati dalla Regione per il rilancio di Termini
Bancarotta, arrestato l’ex amministratore di Blutec Capitale sociale usato anche per biglietti della Juve
Riciclaggio, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta. Sono i reati contestati dalla procura di Torino all’ex amministratore di Blutec Roberto Ginatta. L’uomo, 73 anni, è stato arrestato dai finanzieri di Palermo, insieme a Matteo Ginatta, 26 anni, e Giovanna Desiderato, di 76. Per il primo è stato disposta la carcerazione, mentre gli altri due sono stati posti ai domiciliari.
Al centro dell’indagine c’è la gestione della Mog srl (sequestrata): la holding era formalmente intestata a Desiderato. Nell’ultimo bilancio ha iscritto partecipazioni per oltre otto milioni di euro. Mog controlla indirettamente Alcar Industrie srl, con sedi a Lecce e in provincia di Torino. Il sequestro disposto dal gip prevede quote societa e disponibilità finanziarie per quattro milioni di euro.
L’indagine odierna costituisce un filone di quella iniziata dalla procura di Termini Imerese che, nel 2019, ha portato prima al sequestro di Blutec e poi della capogruppo Metec. Ginatta senior è accusato di avere distrato 16,5 milioni di euro di finanziamenti pubblici erogati dalla Regione Siciliana, tramite Invitalia, per sostenere la ripresa degli ex stabilimenti Fiat. Al 73enne viene contestato anche il falso per avere accesso ai fondi, oltre che la bancarotta fraudolenta nella gestione di Blutec e Metec. Nelle indagini è finito anche l’utilizzo del capitale sociale per l’acquisto di biglietti e abbonamenti per le partite della Juventus.
Sempre Ginatta si sarebbe reso protagonista dell’autoriciclaggio delle somme sottratte allo Stato attraverso acquisto di titoli esteri o trasferimento dei fondi a alla Due G Holding, poi denominata Mog srl. Quest’ultima sarebbe stata usata come cassaforte dagli indagati. A Matteo Ginatta e Giovanna Desiderato viene contestato il riciclaggio di mezzo milione di euro. Al primo anche il concorso nella bancarotta. Le società Blutec, Metec e Mog sono state segnalate per respoinsabilità amministrativa.