Covid-19, gli aiuti economici dei Comuni alle famiglie Sindaci: «Presto l’emergenza non sarà solo sanitaria»

A rivolgersi ai servizi sociali, tra qualche tempo, potrebbero essere anche famiglie fuori dai radar degli uffici comunali. Padri e madri che, in tempi normali, un modo per mettere un pasto caldo sulla tavola riescono a trovarlo. Il momento attuale, però, è quanto di più lontano dalla normalità si sarebbe potuto immaginare fino a un mese fa e così per le amministrazioni locali è giunto il momento di correre ai ripari, dando fondo alle casse comunali. Seppure nella consapevolezza che la situazione finanziaria da tempo non è rosea.

«Non possiamo fare altrimenti, l’unica priorità a cui dobbiamo dare risposta è legata all’emergenza sanitaria perché i problemi – dichiara a MeridioNews il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino – riguardano la salute ma si rifletteranno inevitabilmente anche sulle condizioni socio-economiche delle comunità». Nel capoluogo nisseno, l’amministrazione ha attivato i servizi sociali. «Abbiamo una rete di assistenza capillare, dai buoni spesa agli acquisti di altro materiale. Ieri per esempio – racconta il primo cittadino – abbiamo comprato la bombola del gas a una famiglia che era rimasta senza». A controllare i sussidi sono gli assistenti sociali. «I buoni spesa sono da circa 20 euro, non c’è un limite preciso per famiglie, dipende dalle esigenze ma controlliamo che nessuno se ne approfitti».

Il tema del sostegno economico negli ultimi giorni si è imposto sull’agenda della politica locale, anche in seguito ai fatti accaduti a Palermo, dove al supermercato c’è chi ha cercato di non pagare la spesa, e a Paternò, nel Catanese, dove un 35enne è stato denunciato per avere fatto circolare audio in cui lanciava l’appello ad assaltare i punti della grande distribuzione. «Anche a Catania ci sono state tensioni nei giorni scorsi, con minacce esplicite al nostro sindaco – commenta l’assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Lombardo – Il momento è delicato, ma noi stiamo facendo la nostra parte: abbiamo a disposizione fondi legati al Pon Metro che useremo per creare bonus famiglia da 500 euro mensili per un’ottantina di nuclei, nella speranza di poter svincolare altre risorse e triplicare il numero dei destinatari». A Catania, come anche in altre città, l’orientamento è quello di coinvolgere anche i privati. «Oltre a collaborare con le realtà del terzo settore che si sono subito attivate, lanciare una raccolta fondi sperando nella generosità degli imprenditori catanesi nonostante anche per loro non sia un periodo facile», conclude Lombardo.

Se a Ragusa, dove ieri la giunta Cassì si è riunita per discutere delle misure da prendere in tema economico, si va verso l’emissione di buoni spesa da 20 euro, a Enna l’amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Di Pietro dalla prossima settimana farà partire in diversi punti della città banchi alimentari, con il supporto delle associazioni di volontariato. 

È di oggi la notizia della decisione da parte del Comune di Messina di utilizzare tutti i fondi disponibili per creare card per l’acquisto di beni di prima necessità. «Utilizzeremo una somma che varia da 15 a 20 milioni di euro – dichiara il sindaco Cateno De Luca -. La delibera è in preparazione, in modo che entro lunedì ci possa essere il provvedimento. In tale documento sarò inclusa per esempio l’esenzione degli affitti. Dal mese di marzo infatti, non solo occorre sospendere ma rivedere tutta l’impostazione. Circa duemila inquilini – continua il primo cittadino – saranno esenti dal pagamento del canone d’affitto, fino a quando tale emergenza non sarà terminata. La stessa cosa sarà fatta anche per tutti gli altri servizi municipali: acqua, spazzatura e altri tributi per i quali non ci sarà la sospensione bensì l’esenzione».

A Palermo, invece, il Comune ha delegato alla Protezione civile la gestione dell’emergenza socio-economica con una pagina sul sito web dell’ente in cui ci si può registrare. «In vista di un possibile aggravamento della situazione in città con la necessità di provvedere alla distribuzione di generi alimentari alle persone in quarantena-isolamento, e comunque con l’obiettivo di supportare le famiglie e i singoli che stanno attraversando un momento di difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus – si legge nell’annuncio – il Comune sta provvedendo alla costituzione di una centrale unica di erogazione di aiuti alimentari che coinvolge l’Associazione Banco Alimentare, il Banco delle Opere di Carità in sinergia con la Caritas Diocesana nelle sue diverse componenti».

A essere invitati a comunicare le informazioni sono i titolari della scheda di famiglia. Dati che «verranno conservati sino alla cessata emergenza e successivamente verranno distrutti». In attesa di conoscere quale sarà il termine – anche se al momento è impossibile anche fare soltanto una previsione – ieri il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha annunciato l’avvio di controlli nelle piattaforme della grande distribuzione per verificare eventuali speculazioni sui prezzi. A effettuare le ispezioni saranno gli uomini del nucleo operativo per la sicurezza alimentare del Corpo forestale. 


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