Tra i nuovi contagiati c'è il fratellino del bimbo di 18 mesi risultato positivo nei giorni scorsi e un dipendente della Rsa di Villafrati. «Facciamo i tamponi qui per accelerare i tempi. Siamo al fronte, ma non vorremmo combattere una battaglia con gli stuzzicadenti»
Covid a Bagheria, il numero dei contagiati sale a nove Si aggiunge un bimbo di 3 mesi. «Ne usciremo insieme»
A Bagheria i cittadini positivi al Coronavirus salgono a 9. E tra loro si aggiunge anche un neonato di appena 3 mesi: è il fratellino del bimbo di 18 mesi risultato positivo nei giorni scorsi. Entrambi i fratellini sono ricoverati e monitorati, tutti e due sembrerebbero stare bene, il più piccolo in particolare non manifesterebbe particolari sintomi né difficoltà. A dare la notizia, come da rito, è il sindaco Filippo Tripoli con una diretta Facebook sul suo profilo istituzionale, quotidianamente a contatto con i genitori dei due bimbi. Ma i numeri nel Comune alle porte di Palermo intanto salgono. «Al piccolo di tre mesi si aggiungono altri tre casi – dichiara infatti il primo cittadino -. Due verosimilmente riconducibili a quell’unico focolaio, il paziente uno potremmo dire, escluso il dipendente del Rizzoli quindi, che ha probabilmente contagiato cinque persone».
Ad aver contratto il virus anche un dipendente in servizio nella Rsa di Villafrati, Villa delle Palme, che ha trasformato da stanotte l’intero Comune in una zona rossa, per via dei contagi in continuo aumento e la morte di un anziano ospite della struttura. «Nella Rsa di Villafrati lavorano 4 nostri concittadini: tre risultano negativi, solo uno è positivo ed è in quarantena, come tutta la sua famiglia, ed è ovviamente tenuto sotto controllo – rassicura il sindaco Tripoli -. Questo concittadino non è assolutamente riconducibile a nessuno dei proprietari di attività commerciali di una certa zona di Bagheria né di negozi vicini allo stadio che vendono prodotti per la casa. Vorrei rassicurare tutti, i messaggi che girano su Whatsapp per non andare in certe attività commerciali sono falsi, dettati solo dalla preoccupazione. Ma capisco le crisi di panico».
«Stiamo facendo tutti i controlli e gli accertamenti necessari, anche per ricostruire tutti i possibili contatti. Per questo dico che ci sono buoni motivi per pensare che sei di questi nove casi totali siano riconducibili a un unico focolaio», ribadisce. Il numero dei casi positivi è in continuo aumento, a Bagheria come nella zona circostante. Motivo per cui il sindaco Tripoli ha pensato di avanzare una precisa richiesta all’Asp: «Si ritiene opportuno poter effettuare i tamponi a livello distrettuale, così da risparmiare tempo prezioso e riuscendo a circoscrivere sempre di più il numero dei contagiati – la sua idea -. Quindi abbiamo chiesto all’Asp di poter fare i tamponi qui, dando il nostro contributo, abbiamo trovato già dei locali e abbiamo volontari e medici a disposizione. Accorciamo i tempi per riuscire a tutelare tutti».
Insiste, poi, sulla richiesta già avanzata nei giorni scorsi agli enti competenti per attivare un’osservatorio breve proprio a Bagheria, utile per monitorare i pazienti. «Nel breve periodo creeremo una task force tra Comune, volontari e medici – aggiunge il sindaco -, se potremo fare i tamponi direttamente qui abbatteremo i tempi di tanto, noi già ci stiamo preparando. Siamo al fronte, ma non vorremmo combattere una battaglia con gli stuzzicadenti. Vogliamo fare la nostra parte e tutelare tutti. Ma ci vuole collaborazione e dobbiamo essere celeri, eliminiamo quanto più possibile la burocrazia».