Il presidente della Regione sta prendendo parte in videocollegamento all'unità di crisi nazionale. A seguire si riunirà quella regionale. E verranno prese nuovi provvedimenti per arginare il contagio dopo il primo caso registrato a Palermo. In aggiornamento
Coronavirus, Musumeci in collegamento con Roma Scatta «la fase B», pronte misure più restrittive
Sono ore di attesa a Palermo e in Sicilia. Dopo il primo sospetto contagio (si attende l’ulteriore conferma dallo Spallanzani) di coronavirus registrato nel capoluogo su una turista sessantenne di Bergamo, è scattata «la fase B». Così ieri, quando ancora non era nota la positività della turista, il presidente Nello Musumeci aveva definito l’eventuale momento in cui anche in Sicilia sarebbe arrivato il nuovo virus. Finora, infatti, i provvedimenti presi sull’isola rispondevano a una fase A di massima allerta, ma comunque basati su criteri di prevenzione. Adesso la situazione cambia. E nelle prossime ore si attendono provvedimenti decisamente più restrittivi. Quali, se solo a Palermo o in tutta l’Isola, sarà la Regione, d’intesa con ministero della Salute, a deciderlo.
Musumeci sta seguendo, in videoconferenza da Catania, l’unità di crisi nazionale riunita a Roma e guidata dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. A seguire si riunirà l’unità di crisi regionale, che già ieri aveva tenuto una riunione fiume. Da questi due momenti verranno fuori le decisioni che a cascata potranno incidere su Comuni, scuole, università e altre attività pubbliche. Nel frattempo alla Prefettura di Palermo è in corso il Comitato per l’Ordine a la sicurezza che dovrà coordinarsi con quanto emerso all’unità di crisi.
Nel pomeriggio Musumeci tornerà a Palermo e incontrerà tutti i prefetti dell’isola alle 18 a palazzo d’Orleans. «In seguito a quanto emerso nel corso della seduta di stamani del Consiglio dei ministri allargata a tutti i governatori – fa sapere la presidenza della Regione in una nota – il presidente della Regione Siciliana ha invitato i prefetti dell’Isola a una riunione che si terrà alle 18 a Palazzo Orleans per coordinare le iniziative necessarie da adottare nella emergenza nazionale del Coronavirus.
L’incontrò sarà preceduto da una seduta straordinaria del governo regionale».
«Non escludiamo la chiusura di scuole e università – ha detto all’agenzia Italpress l’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla – La decisione dovrà prenderla l’unità di crisi regionale, presieduta dal presidente della Regione Siciliana, che sta lavorando in strettissima sinergia con Roma. Stiamo valutando con il presidente della Regione e la Protezione civile le misure da adottare». Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Micciché, in attesa dell’evolversi degli eventi, ha deciso di chiudere Palazzo dei Normanni ai turisti. E non esclude che nelle prossime ore anche l’attività istituzionale dell’Ars possa essere sospesa.
Intanto il gruppo di amici con cui viaggiava la turista bergamasca è in isolamento nell’albergo del centro di Palermo dove alloggia. Il marito è già risultato negativo al tampone. Si attendono gli esiti anche per tutti gli altri. Il gruppo è arrivato a Palermo venerdì scorso e si stanno ricostruendo tutti gli spostamenti.