Ragusa, 7mila piante di marijuana in quattro serre Arrestato il titolare di un’azienda florovivaistica

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ragusa, nello scorso fine settimana, a
conclusione di una articolata attività investigativa, hanno dato esecuzione ad una
“ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere” emessa dal GIP del
Tribunale di Ragusa nei confronti di un cittadino ragusano, V.A. (cl. 1967) “amministratore
di fatto” di una locale azienda florovivaistica, e di un soggetto rumeno, O.C.R. (cl.1967)
“gestore” di un fondo agricolo; indagati per produzione, traffico e detenzione illeciti di
sostanze stupefacenti mediante la coltivazione di una vasta piantagione di marijuana dai
possibili guadagni milionari. 

Il provvedimento giunge nell’ambito di un più ampio contesto investigativo eseguito da
diversi mesi dalla Compagnia di Ragusa, che ha consentito presso la località “Finocchiara”
o “Menta” del Comune di Santa Croce Camerina (RG) il sequestro di una piantagione di
“cannabis indica”, costituita da circa 7.000 piante trovate in piena fioritura e pronte per la
raccolta, per un peso complessivo di 5 tonnellate. 

L’attività d’indagine, condotta nei comuni di Ragusa e Santa Croce Camerina, ha permesso
di scoprire quattro serre collocate in una vasta area di oltre 10.000 mq in una zona agricola
che si estende nell’impervio entroterra a ridosso della Strada Provinciale 85.
Le piante di marijuana, aventi un’altezza media tra i 150 ed i 200 cm erano ben occultate
alla vista di eventuali osservatori, all’interno delle serre, da una “barriera” di ortaggi ad alto
fusto. 

Il servizio, portato a termine dai finanzieri della locale Compagnia – coordinata dal
sovraordinato Gruppo di Ragusa – ha avuto origine dallo sviluppo di elementi informativi
autonomamente acquisiti nel corso di specifici servizi di controllo del territorio, condotti in
stretto coordinamento con gli altri Reparti della Provincia per il contrasto dei traffici illeciti e
l’individuazione dei possibili canali di approvvigionamento di sostanza stupefacente.
Infatti, nonostante tutti gli accorgimenti presi per occultare la presenza della piantagione
scoperta, nei primi giorni del mese di aprile dello scorso anno i militari avevano raccolto
indizi dell’esistenza in quell’area di qualcosa di sospetto.
Per questo motivo sono stati disposti numerosi appostamenti, a seguito dei quali sono stati
notati movimenti inconsueti da parte di alcuni soggetti che, prima di accedere al viottolo che
conduce alle serre sequestrate, soprattutto nelle ore serali, effettuavano ripetute
perlustrazioni del perimetro al fine di scongiurare la possibilità di essere scoperti. 

L’irruzione nell’area agricola è scattata nel momento in cui, avuta certezza della presenza
in loco delle piante di marijuana, è stato notato l’arrivo delle persone ritenute responsabili
dell’illecita coltivazione. Alla vista dei militari i soggetti, dopo aver esploso diversi colpi di
arma da fuoco a scopo intimidatorio, si davano alla fuga attraverso le campagne riuscendo
a far perdere le loro tracce.
La conseguente perquisizione operata nella piantagione ha portato alla luce un ingegnoso
impianto serricolo, dotato di tutti gli accorgimenti necessari a garantire l’ottima riuscita della
coltivazione impiantata.
Infatti, nei pressi delle serre, è stato rinvenuto un pozzo creato ad hoc da dove attingere
l’acqua che poi tramite una pompa, alimentata da un gruppo elettrogeno, consentiva
un’irrigazione regolare delle piante di marijuana attraverso un sofisticato sistema di tubi che
garantiva adeguata acqua ad ogni singola pianta. 

Le meticolose indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Ragusa, hanno consentito di accertare che il terreno agricolo ove insisteva la piantagione
era da tempo gestito da un soggetto di nazionalità rumena identificato in tale O.C.R., che
aveva provveduto a retribuire il locatario del fondo – risultato totalmente estraneo ai fatti
contestati – attraverso dei pagamenti effettuati per suo conto dal ragusano V.A., quest’ultimo
proprietario del terreno adiacente all’area suddetta sul quale è tuttora presente un’azienda
florovivaistica formalmente intestata al figlio ma risultata di fatto gestita dal padre. 

Gli ulteriori approfondimenti eseguiti, anche di natura tecnica nonché i risultati dei servizi di
osservazione e pedinamento, hanno messo in luce l’intera attività delittuosa realizzata dagli
indagati consentendo di appurare che l’illecita piantagione era stata interamente realizzata
con la complicità del ragusano V.A. imprenditore nel settore florovivaistico che aveva quindi
unito all’attività di coltivazione dei fiori quella più remunerativa della produzione di marijuana.
Tutto veniva gestito e organizzato mediante la connivenza e il supporto specialistico del
rumeno O.C.R. formale intestatario del contratto di locazione del terreno.
Nei loro confronti il GIP del Tribunale di Ragusa ha emesso una ordinanza di applicazione
della misura cautelare in carcere eseguita dai militari della Compagnia di Ragusa nei
riguardi di V.A., il quale, nella nottata dello scorso 31 gennaio, giunto a Catania con un
volo proveniente da Bucarest (RO), è stato arrestato in Ragusa a bordo di
un’autovettura priva di copertura assicurativa e associato alla locale Casa Circondariale
a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Proseguono le indagini per rintracciare il rumeno O.C.R. che ha fornito la propria assistenza
e manodopera per la realizzazione della piantagione. 

Da una stima effettuata sulla base delle prime analisi eseguite dalla ASP di Ragusa, si ritiene
che le piante, una volta completata la fase di crescita ed essiccate, avrebbero prodotto oltre
3 milioni e mezzo di dosi, per un giro d’affari di circa 25 milioni di euro. 

L’operazione di servizio evidenza il costante impegno delle Fiamme Gialle Iblee nel
contrasto alla produzione illecita ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, che rappresenta
ancora una delle principali fonte di arricchimento dei trafficanti. Per tale motivo deve restare
alta l’attenzione in questo territorio che, per l’elevata presenza di serre e coltivazioni
agricole, potrebbe facilitare l’illecita coltivazione.

(Fonte: Guardia di finanza di Ragusa)


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]