Il passaggio dal fercolo dal quartiere Mandorle è avvenuto senza che alcuna manifestazione estranea alla tradizione religiosa. A mancare sono stati i fuochi d'artificio. La processione è stata monitorata dalla polizia. «Una supicchiaria», secondo qualcuno
Acireale, niente canzone di Vezzosi a san Sebastiano Veto della prefettura sul presunto omaggio a Leotta
Nessuna esibizione musicale e neanche i fuochi d’artificio. Il passaggio del fercolo di san Sebastiano dal quartiere Mandorle, ad Acireale, non è stato segnato da alcun episodio particolare, dopo che nelle settimane scorse si era sparsa la voce di un possibile omaggio a Rosario Leotta. Fratello dello storico capovara della festa più sentita dagli acesi, Leotta è stato scarcerato l’anno scorso dopo oltre vent’anni di detenzione per associazione mafiosa e il coinvolgimento in un omicidio. A fare pensare che potesse esserci un fuori programma non usuale era stato l’annuncio social di un’esibizione del noto cantante neomelodico Gianni Vezzosi che, per l’occasione, avrebbe dovuto intonare forse l’Ave Maria.
Il proposito, però, sarebbe stato messo da parte dopo che la scorsa settimana il prefetto Claudio Sammartino ha convocato il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza a cui hanno preso parte i vertici delle forze dell’ordine, quelli della Basilica di San Sebastiano e l’amministrazione comunale. Dall’incontro è venuto fuori un preciso diktat: nessuna manifestazione non attinente alla festa religiosa sarebbe stata consentita, pena la possibilità per le autorità di impedire il passaggio del fercolo dal quartiere. «Attenta, rigorosa e puntuale vigilanza e controllo – aveva garantito il prefetto – non consentendo comportamenti o iniziative che potrebbero esulare dalle caratteristiche religiose dei festeggiamenti».
E così la promessa di rigore è stata mantenuta. Questo pomeriggio ad attendere l’arrivo del santo sono state oltre un centinaio di persone, in un clima comunque festoso, ma che non ha tracimato gli argini delle tradizioni. Candele, striscioni, immagini della festa, palloncini. Devoti e fedeli hanno assistito al passaggio e alla sosta di san Sebastiano con la consueta partecipazione. Presenti sul posto anche diversi agenti della polizia in borghese, mentre una camionetta ha sostato all’esterno del quartiere. La statua del santo ha imboccato via Ettore Majorana intorno alle 17.30 e si è fermata in largo Stefano Ittar per una quindicina di minuti, per poi tornare indietro e proseguire il suo percorso.
A mancare, rispetto agli altri anni, sono stati soltanto i fuochi d’artificio. Un fatto che sottovoce in molti hanno collegato al pugno duro del prefetto. «Una supicchiaria (sovercheria, ndr)», commenta un giovane parlando con un amico. Ciò che è certo è che a sapere che quest’anno il passaggio del fercolo sarebbe dovuto essere salutato anche dalla voce di Vezzosi erano in tanti. «Io volevo sentire il neomelodico», si lamenta una donna con il marito mentre si incammina. «Doveva esserci, ma non viene più», ricorda un altro ragazzo. E, d’altra parte, che Vezzosi avrebbe saltato l’appuntamento acese era intuibile anche dai social network. Il cantante, infatti, nelle scorse ore è apparso in alcune dirette Facebook a Milano, intento a promuovere le sue esibizioni nella città meneghina.
Dopo poco più di un quarto d’ora, il fercolo ha ripreso il tragitto, che in serata si concluderà con il rientro in chiesa, accompagnato dalle invocazioni e dei consueti omaggi a san Sebastiano. L’unico vero protagonista della festa.