Mentre l'amministrazione comunale è al lavoro per presentare le integrazioni richieste dal ministero Infrastrutture e trasporti che dovranno essere valutate ad aprile, Palermo in progress, studi alla mano, ritengono che si profili un'altra bocciatura per le linee su Mondello e Sferracavallo
Tram, a rischio le nuove linee? Assessore Catania: «Fiduciosi»
Dopo la bocciatura di dicembre e il rinvio ad aprile per le integrazioni richieste al Comune dal ministero Infrastrutture e Trasporti per le nuove linee del tram, adesso sono rimasti pochi mesi per vedere se effettivamente queste saranno inserite tra i progetti finanziati. Da quando è entrato a far parte della vita della città, il tram non ha mai smesso di alimentare il dibattito tra i palermitani che si interrogano sulla vincenda.
Sotto la lente di ingrandimento di Palermo in progress sono finite le linee E2 e G. «Non c’è un utenza che giustifica la spesa per le tratte su Mondello e Sferracavallo – dice Roberto Di Maria di Palermo in progress – non si registrano sulla tratta per Sferracavallo più di 300 passeggeri per l’ora di punta per direzione mentre per Mondello non più di 500-600». Il tram invece, sottolineano ancora, viaggia su 2400 passeggeri l’ora. «Per essere accettabili, dovremmo superare almeno i duemila l’ora», aggiunge Di Maria. Per l’ingegnere anche se l’utenza è soggetta alla stagionalità e in primavera e d’estate aumenta inevitabilmente, la soluzione non è comunque il tram: «Basta aumentare la frequenza dei bus d’estate – afferma – e ridurla d’inverno. Il sistema bus è più flessibile mentre si deve considerare pure che il tram ha costi fissi e una tecnologia complessa».
Ricostruendo la vicenda il primo esame, ad agosto, ha visto promossi dal ministero 13 progetti su 28. Per altri sei progetti sono stati richieste integrazioni documentali e tra questi non c’erano quelli di Palermo. A dicembre, in fase di decisione definitiva, ne sono state accolti quattro su sei. Ad altri due è stata data la possibilità di presentare ad aprile 2020 la loro proposta per essere finanziati. L’assessore alla Mobilità Giusto Catania non si scompone, sulla vicenda deciderà il ministero. Intanto su questo ci sono studi di settore sulla base dei quali il Comune sta studiando le integrazioni richieste. «Siamo fiduciosi e convinti – afferma Catania a Meridionews – che forniremo nell’integrazione elementi utili per finanziare le linee del tram anche di Mondello e Sferracavallo».