Hamza Elawaras ha percorso circa 70 chilometri (ovvero 40 miglia nautiche) attraverso il mar Mediterraneo. Ha documentato la traversata con video che sono diventati virali. Adesso è ospite di una struttura per minori non accompagnati nel Trapanese
Dalla Tunisia all’isola di Pantelleria in windsurf Impresa sportiva o tentativo di lasciare l’Africa?
Da Kelibia (in Tunisia) a Pantelleria con il windsurf. Protagonista dell’impresa è stato Hamza Elawaras, un giovane tunisino che dopo avere percorso circa 70 chilometri (ovvero 40 miglia nautiche) attraverso il mar Mediterraneo, il giorno di Capodanno è approdato sulle coste dell’isola siciliana. L’avventura del ragazzo, documentata in alcuni video girati con il suo cellulare durante la traversata del canale di Sicilia, è diventata virale sul web e sui social. Resta, però, ancora da chiarire se si sia trattato di un’impresa sportiva o di un tentativo di abbandonare il Paese nordafricano.
In questo senso le versioni non coincidono: secondo i carabinieri si tratta di un migrante senza documenti; per il console tunisino a Palermo, invece, il giovane è uno sportivo. Dal canto suo, Hamza ha dichiarato di essere minorenne e, arrivato a Trapani, è stato portato in una struttura di alloggio per minori stranieri non accompagnati. Come confermato dalla prefettura, il giovane non sarà rimpatriato. Era stata questa, invece, l’ipotesi paventata in un primo momento dalla questura.
«Un altro campione che lasciamo scappare a causa della mala gestione degli pseudo responsabili di associazioni sportive», è il commento di un ragazzo di origini tunisine su Facebook. «Lo vogliono presentare come un fallito che voleva scappare clandestinamente, ma qualcuno che realizza una tale impresa può essere solo un grande sportivo con una mente di ferro. Vergogna a voi banda di irresponsabili». A commentare l’impresa del giovane è stata anche l’emittente radiofonica tunisina Radio Cap Fm: «Il primo giorno del nuovo anno 2020 il giovane, con le sue attrezzature, riesce a raggiungere l’isola italiana di Pantelleria dopo un “bruciore di stomaco” attraverso una tavola a vela…La sua determinazione: il fuoco!».