Fondo per investimenti, Comuni appesi a un filo Unica speranza sono i residui del fondo sanitario

Le preoccupazioni dei sindaci siciliani, per quanto in parte lenite dal dialogo in corso tra Roma e Palermo sul fondo per gli investimenti, restano tante e partono da lontano. Soprattutto per i circa 200 Comuni siciliani al di sotto dei cinquemila abitanti, per i quali il Fondo per le Autonomie appare di vitale importanza.

Si tratta di un fondo che un tempo poteva contare su circa 900 milioni di euro e che oggi arriva appena a 340 milioni. Ai quali se ne aggiungono circa 115 che sarebbero destinati agli investimenti. Una somma che nel tempo, per effetto anche di una interpretazione, si è ritenuto potesse essere utilizzata per pagare le rate dei mutui per investimenti, che normalmente vengono considerati spesa corrente. Dunque lo scorso 30 novembre, quando scadeva il termine per l’approvazione degli assestamenti di bilancio per i Comuni, i Consigli comunali hanno dato il via libera sulla base (anche) delle somme non ancora erogate, ma che sarebbero arrivate dal fondo per gli investimenti. Che invece la Regione ha tagliato per dare seguito ai dettati della Corte dei Conti e recuperare gli ulteriori 260 milioni di euro di disavanzo.

Come fare a questo punto? La exit strategy potrebbe essere quella del fondo sanitario: la Regione, infatti, chiede al governo nazionale di utilizzare delle somme avanzate da economie dei fondi sanitari nazionali del passato. Si tratta di circa 23 milioni di euro, che inizialmente si sarebbero dovuti destinare agli Enti Locali per riequilibrare lo svantaggio dei Comuni sopra i 5mila abitanti rispetto agli altri. Ma in una situazione di emergenza come questa, potrebbero essere utilizzati, qualora da Roma arrivasse l’ok, per tamponare l’emorragia sul fondo per gli investimenti.

Su questo punto, lo scorso venerdì l’AnciSicilia aveva annunciato di aver ricevuto rassicurazioni dal premier Conte «sul fatto che nel decreto milleproroghe – aveva detto Leoluca Orlando – sarà contenuta la norma per lo sblocco delle risorse per consentire alla Regione di mantenere gli impegni assunti nei riguardi dei Comuni che rischiano il dissesto». Anche l’assessora alle Autonomie Locali Bernadette Grasso aveva assicurato che la Regione stava «verificando l’aspetto relativo a una parte degli investimenti, che è legata al Fondo sanitario nazionale e che deve quindi essere sbloccato dallo Stato. Il governo Musumeci è costantemente impegnato per fronteggiare la situazione: il presidente della Regione ha già scritto al premier Conte e io ho richiesto, insieme al vicepresidente Armao e all’Anci, un Tavolo tecnico al governo nazionale per discutere, nel dettaglio, la questione degli enti locali siciliani». Ma nel Consiglio dei Ministri di sabato scorso non è arrivata alcuna buona notizia per i Comuni dell’Isola.

La speranza resta adesso legata al nuovo vertice di governo che si terrà questa mattina (e che dovrebbe dare il via libera alla norma salva-Sicilia per spalmare il disavanzo in 10 anni).

Intanto sull’esigenza di un tavolo tecnico interistituzionale interviene ancora una volta Orlando, secondo cui l’obiettivo è «far in modo che non si arrivi più a fine di ogni anno implorando l’erogazione in emergenza di somme sempre meno consistenti. Il tavolo interistituzionale ci consentirà di affrontare le criticità e programmare futuro partendo dalla crisi economica della Sicilia, dal rispetto dei diritti e dei servizi e dallo spopolamento dei territori».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]