Si tratta di due progetti che hanno vinto il bando B-circular, fight climate change. Finanziata la creazione alla Kalsa di un luogo dove si può usufruire di attrezzi come il trapano o il martello e anche l'istituzione di corsi per giovani ambientalisti
Nascono Zero, la biblioteca degli oggetti e Hotstop «Condivisione del sapere e del possesso per il clima»
Non c’è una Terra B, un pianeta di ripiego quando l’ultima risorsa del nostro sarà esaurita. Lo sanno bene gli attivisti che da anni lottano contro i cambiamenti climatici che potrebbero portarsi dietro conseguenze a dir poco disastrose. Senza farsi prendere dal panico però, oltre ai grandi gesti, alle manifestazioni e ai proclami sui social ci sono da fare anche delle piccole ma significative azioni quotidiane. In quest’ottica si inseriscono due progetti finanziati grazie al bando B-Circular, fight climate change promosso da Punto.Sud con il sostegno di Fondazione con il Sud.
Dall’esame del quotidiano nasce anche l’idea del progetto Zero, una biblioteca degli oggetti dove oltre a condividere utensili e attrezzi in modo gratuito si scambiano conoscenze su come usarli, come imparare ad aggiustare le cose che non funzionano più. Una sfida al consumismo e all’accatastarsi di oggetti spesso poco usati nelle nostre case, quella lanciata alla Kalsa da neu [nòi] – spazio al lavoro, Booq e Alab Palermo. Il progetto ha ricevuto un finanziamento di 30mila euro. «Apriremo a gennaio la nostra biblioteca – spiega Michelangelo Pavia del coworking neu [nòi] – vogliamo creare una rete di luoghi, infatti ne apriremo due in via sperimentale, dove trovare attrezzi da idraulico, da elettricista, oggetti di cucina al costo di una tessera annuale del prezzo di 5 o 10 euro. Questo punto lo definiremo nel corso di una progettazione partecipativa che inizierà alla presentazione del progetto, il 17 dicembre alle 19 allo Stato Brado. Alcune cose non sono ben definite vorremmo ascoltare quindi il parere dei partecipanti». Gli oggetti sono destinati per periodi di tempo limitati a chi deve fare manutenzione, o chi ha un primo approccio al bricolage e anche sporadicamente a professionisti a cui manca magari un attrezzo per finire il lavoro.
«Vorremmo rimettere in circolo la figura del tuttofare – aggiunge Pavia – grazie alle competenze di professionisti che terranno cinque corsi di bricolage. Ormai siamo alla Kalsa da otto anni e spesso ci è capitato che ci venissero a chiedere un attrezzo, una scala o un martello. E poi essendo un coworking la condivisione è nelle nostre corde, abbiamo quindi deciso di importare qui questo modello». Si tratta di un approccio contrario a quello del consumo sfrenato e all’accumulo di oggetti spesso poco utilizzati che occupano spazio. «Spese inutili e oggetti in disuso -aggiunge Pavia – poi diventano un rifiuto, bisogna innestare il concetto della condivisione del possesso per far sì che le persone risparmino e non investano centinaia di euro in prodotti di consumo che possono essere spesi in servizi. Siamo dotati di un sistema informatico con il database di tutti gli strumenti a disposizione su un sito online. In futuro vorremmo che aprissimo spazi zero in altri quartieri».
Sempre allo Stato Brado verrà presentato anche un altro progetto finanziato con il bando B-Circular: Hotstop «È un hub per giovani che si battono contro il cambiamento climatico – spiega Melania Ferrara – al momento stiamo selezionando 30 giovani dai 20 ai 30 anni che faranno parte attività di formazione per poi fare pratica grazie a un laboratorio esperienziale in un parco nella provincia di Palermo». Il progetto è iniziato da circa un mese. Saranno tenuti anche dei seminari all’Università con lezioni che prevedono un’interazione con il pubblico. La seconda fase prevede un tirocinio sul campo per formarsi come educatore ambientale, un titolo professionalizzante da spendere nel mondo del lavoro e una terza fase prevede infine un’azione di advocacy con delle proposte che verranno presentate alle istituzioni.