Di padre in figlio: il lavoro nella spazzatura si eredita Ecco la proposta di Energetikambiente agli operatori

Un posto da operatore ecologico non è proprio per sempre, ma poco ci manca. Nel frattempo, è diventato ereditario. Frutto dell’ultima proposta avanzata ai lavoratori da parte Energetikambiente, subappaltatrice della raccolta dei rifiuti nel territorio del Comune di Catania. L’accordo è semplice: tu vai in pensione, noi assumiamo tuo figlio, tuo nipote, tuo cugino. «È tutto perfettamente in regola – spiega Davide Bianchi, legale rappresentante della ditta milanese – È un modo come un altro per creare nuovi posti di lavoro con ricadute positive sul territorio».

Nei fatti, è tutto regolare: l’impresa è privata e, come tale, può agire come meglio crede. «Nel Trapanese questa nostra iniziativa va avanti con successo da anni – continua Bianchi – A Catania è la prima volta. Intanto stiamo verificando che ci siano lavoratori che abbiano i requisiti per accedere a questa opportunità». Servono, in altri termini, operai che abbiano maturato sufficienti contributi per andare in pensione (per esempio usufruendo di Quota cento) e che abbiano un parente prossimo da potere segnalare. Ma se va in pensione un sorvegliante viene assunto suo figlio con le medesime mansioni? «I nuovi contratti saranno redatti sulla base delle caratteristiche e dei requisiti professionali ai quali risponde il nuovo arrivato». Al quale potrebbe anche toccare un contratto a tempo indeterminato e, dunque, il passaggio di diritto tra gli impiegati che transiteranno con la eventuale nuova azienda quando verrà aggiudicata la gara settennale per la raccolta della spazzatura nel territorio comunale.

Sembra che, per il momento, a Catania nessuno si sia fatto avanti. E che, quindi, di questa iniziativa aziendale si possa parlare solo in termini di intenzioni. «Abbiamo prodotto una lista, faremo man mano le nostre offerte ai lavoratori», assicura Bianchi. I sindacati, però, ci hanno già visto qualcosa di poco chiaro. Intanto perché non è stata data loro nessuna comunicazione formale. «Lo abbiamo saputo dai lavoratori», ammette Alfio Leonardi, coordinatore regionale della Fp Cgil. «Per noi un fatto deve essere chiaro: ogni nuovo posto di lavoro che si crea è una buona notizia. Bisogna verificare, però, che le eventuali nuove assunzioni vengano fatte con un contratto del settore corretto». Serve che si tratti, cioè, di «un contratto da operatore ecologico e non da lavoratore di multiservizi: il multiservizi paga molto meno». Mandare in pensione un padre, di conseguenza, diventerebbe un modo per risparmiare sulle spalle del figlio.

«Avremmo voluto chiedere informazioni a Energetikambiente la scorsa settimana – prosegue Leonardi – Ma al tavolo convocato all’ufficio provinciale del lavoro non si è presentato nessuno». C’era la Dusty, ma la sua subappaltatrice non si è fatta vedere. Argomento di conversazione avrebbero dovuto essere non solo l’ereditarietà del posto di lavoro, ma anche la lettera – svelata da MeridioNews – con cui si chiedeva a dieci operai di passare da Energetikambiente a Dusty. Se avessero rifiutato, sarebbe saltato l’aumento delle ore lavorative per tutti. Un «ricatto», lo avevano definito alcuni operatori ecologici. «L’ultimo incontro ha chiarito la situazione con la Dusty: presto una quarantina di lavoratori part-time usufruiranno di un aumento delle ore di lavoro, che passeranno da quattro a cinque al giorno». Con Energetikambiente, invece, resta lo stato di agitazione. Per il 14 dicembre è fissata una giornata di astensione dal lavoro. Uno sciopero che lascerà la spazzatura per strada (almeno nelle zone non di Dusty) per tutto il weekend. «Auspichiamo che da oggi a quella data – conclude il sindacalista – l’azienda decida di sedersi a un tavolo con noi».


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