Sarebbero 13 le persone che hanno ricevuto l'avviso di chiusura delle indagini da parte della Procura di Catania. Tra di esse anche il sindaco di Aci Castello, Carmelo Scandurra e altri politici. Promesse di lavoro in ambito sanitario
Corruzione elettorale, Sammartino indagato con altri 12 Le presunte promesse di assunzioni in cambio dei voti
Corruzione elettorale per una serie di episodi che riguardano non solo le elezioni Politiche del 2018 ma anche le Regionali dell’anno prima. Sono 13 in totale, come rivela oggi La Sicilia, gli indagati nell’inchiesta della Procura di Catania in cui è coinvolto anche il deputato regionale Luca Sammartino, che sabato ha ricevuto l’avviso di conclusione indagine, come anticipato da MeridioNews.
Insieme a lui ci sono, tra gli altri, il sindaco di Aci Castello, Carmelo Scandurra; l’assessore di Mascalucia, Nino Rizzotto Salomone; l’ex consigliere comunale di Catania, Giuseppe Musumeci; il consigliere di Militello, Salvatore Cannata Galante; l’ex consigliere comunale di Caltagirone, Alfredo Scozzarella; il consigliere della seconda circoscrizione di Catania, Giuseppe Damiano Capuano; l’ex consigliere municipale di Catania, Marco Mirici Cappa.
«Ho sempre avuto e ho grande fiducia nella giustizia e rispetto per il lavoro della Procura – fa sapere Scandurra – L’avviso di garanzia che ho ricevuto mi lascia del tutto sereno. Mi adopererò con il mio avvocato per chiarire questa vicenda che mi viene attribuita. Confido comunque nella celerità delle indagini che dimostreranno la mia assoluta estraneita’ ai fatti contestati».
Nel 2017 Sammartino è stato eletto deputato regionale nella lista del Partito democratico con oltre 32mila preferenze, l’anno dopo fu candidato alla Camera al collegio uninominale di Misterbianco ma 16mila voti non bastarono. Fu invece eletta al Senato Valeria Sudano, che fece la campagna elettorale in tandem con Sammartino, ma la senatrice non risulta indagata.
La Procura di Catania contesta agli indagati una serie di episodi di corruzione elettorale, con presunte promesse di assunzioni, molte delle quali in ambito sanitario, in cambio di voti.
«Anche questa volta sono sereno del mio operato e dimostrerò la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati nelle sedi competenti – è il commento di Sammartino, di recente passato a Italia Viva e diventato il braccio destro di Matteo Renzi in Sicilia con un possibile scenario che lo avrebbe voluto candidato alla presidenza della Regione – Sono fiducioso nel lavoro della magistratura a cui va il mio rispetto per la funzione che svolge all’interno delle istituzioni democratiche. Affronto con assoluta tranquillità questa vicenda».
Il deputato regionale era già stato sotto indagine da parte della Procura di Catania per il caso degli anziani al voto nella casa di cura Maria Regina di Sant’Agata Li Battiati, in occasione delle prime Regionali nelle quali fu eletto, quelle del 2012 quando correva con l’Udc. A luglio del 2019 i magistrati archiviarono il caso.