Il regolamento per l'applicazione della tassa sui rifiuti è stato approvato dal consiglio comunale a settembre 2014, ma è rimasto inevaso. E così chi conferisce ai ccr non ha ancora diritto a degli sconti. Il Comune: «C'è un ritardo informatico delle procedure»
Rifiuti, nessuna riduzione Tari per i cittadini virtuosi M5s: «Mai applicata da cinque anni, sistema lento»
Essere virtuosi e non essere riconosciuti come tali. A Palermo i cittadini che conferiscono correttamente la raccolta differenziata non sono molti – gli ultimi dati della Regione indicano il capoluogo siciliano appena al 20 per cento, fanalino di coda in provincia – eppure per essi il Comune non prevede una riduzione Tari. E dire che questa possibilità è stata indicata il 26 settembre 2014 dal consiglio comunale nell’apposito regolamento per l’applicazione sulla tassa dei rifiuti. All’articolo 10 si parla appunto di riduzioni, e nel caso delle utenze domestiche si indica come data di applicazione l’1 gennaio 2015. Una scadenza mai rispettata. Nelle audizioni per il nuovo regolamento sui rifiuti, già pronto e che dovrebbe essere calendarizzato a breve in aula, più volte si è parlato di un possibile abbassamento della tassa dei rifiuti. Rap, ad esempio, ha più volte sostenuto che comunque si tratterebbe di riduzioni minime. Ora il consigliere comunale M5s Antonino Randazzo torna a sollevare la questione, in attesa dell’avvio del terzo centro comunale di raccolta dei rifiuti che a giorni sarà inaugurato a Sferracavallo.
Non è la prima volta, d’altra parte, che Randazzo solleva il tema. «Resto inascoltato – commenta sconsolato – In passato l’amministrazione comunale ha risposto tirando in ballo le difficoltà organizzative del sistema. Ovvero: per fare un’operazione del genere per il contribuente Tari deve esserci un sistema automatizzato, e qui entrano in gioco Rap, l’ufficio Ambiente del Comune e la ragioneria generale, in special modo l’ufficio Tari. Deve essere cioè creato un sistema, in modo che magari si va con una card e attraverso il codice fiscale si può risalire alla propria cartella contributiva, affinché dalle emissioni della tassa possa essere detratta la riduzione dopo il conferimento del rifiuto differenziato. Invece non è stato fatto nulla». Le speranze erano risorte a dicembre, dopo l’avvio del primo centro comunale di raccolta dei rifiuti in Viale dei Picciotti. Già in quel caso Randazzo aveva sottolineato nuovamente l’opportunità della riduzione Tari. Ma a distanza di quasi un anno, ancora nessun segnale. Mentre Rap e Amat nei giorni scorsi hanno firmato la convenzione che permetterà agli utenti del ccr di Brancaccio di usufruire di biglietti gratis sugli autobus.
«L’iter non è stato neanche avviato, il sistema è lento – sottolinea il consigliere comunale pentastellato – Che ben venga l’iniziativa di Rap e Amat, ma ciò non preclude la riduzione della Tari per chi ne vuole fare richiesta. Si faccia in modo che chi vuole scegliere possa farlo. Quel che è importante, secondo me, è che l’amministrazione comunale non sta applicando quello che è previsto dal regolamento del Consiglio di cinque anni fa. E ricordo che il Consiglio è espressione della volontà popolare. Vero è che si tratta di riduzioni minime. Ma intanto si faccia partire il sistema. Se poi si dovrà modificare il regolamento Tari, prevedendo delle riduzioni a scaglioni, il consiglio comunale è pronto a farlo. Se ne era già discusso, ma se non parte il servizio cosa dovremmo modificare? Resta intanto una gestione dei rifiuti deficitaria».
Anche il Comune di Palermo ammette le difficoltà. «Per poter avviare la riduzione bisogna prima avviare un sistema complesso- dichiara il dirigente dell’ufficio Ambiente Francesco Fiorino – Oltre al raccordo tra i vari enti ci sono comunque le difficoltà degli uffici finanziari, in special modo quello specifico sulla Tari, soprattutto a livello di database delle pratiche dei cittadini. Oggettivamente c’è qualche ritardo, ci stiamo lavorando e posso dire che sicuramente sarà risolto. Più di un anno fa sono stato ascoltato dal consiglio comunale, e avevo già reso ulteriori ragguagli in merito. A seguito di quella data abbiamo avuto altre riunioni di coordinamento con l’ufficio Tari, e più volte ci sono state manifestate delle perplessità, insieme a un ritardo informatico delle procedure».