Sigonella, volo dirottato a Palermo Sac: «Il traffico militare ha la priorità»

Continuano i guai per i passeggeri diretti a Catania per via aerea. Dopo le file interminabili di ieri mattina all’unico varco di sicurezza aperto al pubblico per carenza di personale all’interno dello scalo di Fontanarossa, il terzo giorno del piano Sigonella 2012 si è chiuso con un altro incidente di percorso. A farne le spese sono state più di 200 persone che viaggiavano a bordo di un volo Alitalia proveniente da Roma Fiumicino – il cui arrivo nella base militare era previsto per le 22.40 – dirottate improvvisamente a Palermo dopo aver sorvolato per 40 minuti il territorio etneo. Il ritorno – dopo un’odissea fatta di attese ed imprevisti – è giunto solo dopo le tre del mattino. Lo denuncia il Codacons regionale, in una nota a firma del presidente Giovanni Petrone. L’associazione a tutela dei consumatori, dopo i disagi e ritardi registrati nei giorni scorsi, si è impegnata a vigilare su disorganizzazione e disguidi ai danni dei passeggeri. E minaccia di presentare all’Enac un esposto sull’accaduto.

La ragione del dirottamento? Secondo quando denuncia il Codacons, il «parcheggio degli aerei di Sigonella era pieno e altri quattro velivoli avevano la priorità d’atterraggio». Dopo circa 40 minuti di attesa nel cielo etneo, continua la nota, «l’aeromobile, in penuria di carburante – come riferisce un passeggero – ha dovuto necessariamente effettuare l’atterraggio a Palermo tra le proteste dei viaggiatori». Che, giunti alla stazione aeroportuale palermitana «senza la minima forma di accoglienza», sono rimasti ad attendere i pullman – arrivati in orari diversi – che li avrebbero riportati finalmente a Catania. «I più fortunati sono tornati a casa alle tre di notte, e i meno fortunatì anche oltre le quattro e mezza», lamenta Petrone.

Secondo il presidente del Codacons, l’episodio è da considerarsi «un fatto gravissimo, preludio di enormi possibili altri disagi per i prossimi voli in programma nel periodo di chiusura delle piste». E torna a puntare il dito sui responsabili di «tanta disorganizzazione e confusione, che – a suo dire – dovrebbero essere sostituiti da gente più competente». Anche perché, come sottolinea sempre Petrone, la chiusura dello scalo etneo era in programma da tempo e le tratte sono regolate da orari già stabiliti. «Non è tollerabile – conclude – che non sia stato consentito l’atterraggio su Catania, né che la gente sia stata costretta a passare buona parte della notte in giro o in pullman, senza nessuna assistenza».

Non tarda ad arrivare la risposta della Sac, la società che gestisce lo scalo catanese, che giustifica il disguido con le esigenze di una base – quella di Sigonella – non costruita per supportare voli civili. E in cui «il traffico militare ha comunque la priorità», scrivono in una nota. Sottolineando che tutti i vettori che hanno aderito al piano straordinario sono a conoscenza di queste limitazioni operative. «Proprio per le caratteristiche infrastrutturali dell’aeroporto di Sigonella – continua la Sac – per ragioni di sicurezza è consentito al traffico civile di effettuare una sola operazione alla volta sulla cosiddetta Area di movimento». Senza tenere conto della «variabile del traffico militare che, per la sua stessa natura di missione, non può essere programmata e prevista nel piano voli».

Chiarite le motivazioni del disguido, la società aeroportuale catanese torna a fare appello alla pazienza dei viaggiatori. «Il Piano Sigonella non era immune da disagi e ostacoli quotidiani per i quali si è sempre chiesta la collaborazione e la tolleranza da parte degli utenti».

[Foto di My Innocent Stock of Word]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Nella tarda serata di ieri, un aereo Alitalia proveniente da Roma Fiumicino è dovuto atterrare a Punta Raisi perché la pista dello scalo lentinese che sostituisce Fontanarossa era occupata da altri quattro velivoli. Che avevano la precedenza. I passeggeri sono rientrati nella città etnea solo a tarda notte. Lo denuncia il Codacons regionale che, su disorganizzazione e disagi, minaccia di presentare un esposto all'Enac. Intanto dalla società di gestione dello scalo catanese giustificano il disguido e invitano gli utenti alla tolleranza

Nella tarda serata di ieri, un aereo Alitalia proveniente da Roma Fiumicino è dovuto atterrare a Punta Raisi perché la pista dello scalo lentinese che sostituisce Fontanarossa era occupata da altri quattro velivoli. Che avevano la precedenza. I passeggeri sono rientrati nella città etnea solo a tarda notte. Lo denuncia il Codacons regionale che, su disorganizzazione e disagi, minaccia di presentare un esposto all'Enac. Intanto dalla società di gestione dello scalo catanese giustificano il disguido e invitano gli utenti alla tolleranza

Nella tarda serata di ieri, un aereo Alitalia proveniente da Roma Fiumicino è dovuto atterrare a Punta Raisi perché la pista dello scalo lentinese che sostituisce Fontanarossa era occupata da altri quattro velivoli. Che avevano la precedenza. I passeggeri sono rientrati nella città etnea solo a tarda notte. Lo denuncia il Codacons regionale che, su disorganizzazione e disagi, minaccia di presentare un esposto all'Enac. Intanto dalla società di gestione dello scalo catanese giustificano il disguido e invitano gli utenti alla tolleranza

Nella tarda serata di ieri, un aereo Alitalia proveniente da Roma Fiumicino è dovuto atterrare a Punta Raisi perché la pista dello scalo lentinese che sostituisce Fontanarossa era occupata da altri quattro velivoli. Che avevano la precedenza. I passeggeri sono rientrati nella città etnea solo a tarda notte. Lo denuncia il Codacons regionale che, su disorganizzazione e disagi, minaccia di presentare un esposto all'Enac. Intanto dalla società di gestione dello scalo catanese giustificano il disguido e invitano gli utenti alla tolleranza

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]