Elezioni studentesche, vincitori e vinti Tra alleanze politiche e nuovi assetti interni

Chiuse le urne, l’università di Catania attende i risultati definitivi della tornata elettorale per nominare i rappresentanti studenteschi in carica fino al 2014. Ma basta guardare i dati ancora «ufficiosi» emersi dai seggi conquistati in seno agli organi di governo d’ateneo per tirare le somme su vincitori, vinti, alleanze e dinamiche politiche interne alle aule universitarie. Molto simili a quelle messe in campo per le consultazioni regionali del prossimo 28 ottobre, ma che scoprono anche le carte dei nuovi assetti interni a cui l’università catanese si sta preparando in vista della nomina del nuovo rettore, prevista per febbraio 2013.

Alleanze, quelle tra le liste presentate, gemelle o quasi di quelle dei partiti politici siciliani. La competizione elettorale per assegnare i 17 seggi disponibili per Senato accademico, Consiglio d’amminstrazione, Ersu, Cus e Nucleo di valutazione, infatti, ha visto in testa le liste afferenti alle frange politiche di Pdl e Mpa, che – correndo da sole – si sono aggiudicate rispettivamente sei seggi ciascuna. Nello specifico, il centro destra era rappresentato da Studenti per le libertà (vicina alla segreteria del senatore Pino Firrarello e al presidente della Provincia Giuseppe Castiglione) e Azione universitaria (che fa capo, invece, al gruppo del candidato alle regionali Salvo Pogliese). I giovani del movimento per le autonomie, invece, si sono presentati con Intesa autonomista (lista ufficiale dell’Mpa, coordinata da Giuseppe Lombardo, nipote di Raffaele) e con l’associazione universitaria Actea. Ma rivendicano anche l’appoggio alla poltrona conquistata dal Segretariato italiano giovani medici, che porterebbe così i loro eletti a sette.

A seguire, con un distacco rilevante in termine di seggi ma minore in proporzione al numero di voti ricevuti, la neonata coalizione in ambito universitario di Udc e Pd. Le liste Studicentro e Studenti democratici – che si sono presentate insieme tranne che per il Senato – in totale ne hanno conquistati solo quattro. Un’alleanza che, come per quella tra il candidato alla presidenza della Regione Rosario Crocetta con il partito di Pierferdinando Casini, fa storcere il naso a parte della sinistra. Ma che, nell’ambiente dell’ateneo, non è vista di buon occhio neppure a causa della vicinanza del rettore Antonino Recca all’Udc siciliano. Un appoggio che questa volta – a differenza degli scorsi anni, in cui si parlò anche di un suo interessamento in prima persona con la lista Università libera ed eccellente – potrebbe essere mancato, vista la probabile uscita dalla scene universitarie dell’attuale Magnifico, a detta di molti più interessato alla politica nazionale. Ma anche a causa di una serie di vicende in ambito politico regionale – come il Mailgate, la campagna elettorale telematica inviata dai server d’ateneo, o la richiesta di voti a nome della clinica oncolgica Humanitas, entrambi riguardanti direttamente due candidati di centro – che hanno suscitato polemiche e malumori all’interno di mondo accademico e opinione pubblica.

In coda la new entry di quest’anno: la lista del Movimento studentesco catanese – da sempre in netta contrapposizione con la linea dell’amministrazione Recca – che si distacca dai partiti e si presenta da sola. Senza però riuscire ad ottenere alcun seggio all’interno degli organi di governo, conquistando invece consensi nei consigli di corso di studio, con rappresentanti eletti a Medicina e Ingegneria.

Ma i risultati dipendono anche da un altro elemento rilevante di questa tornata elettorale: la scarsa affluenza alle urne. Per i seggi negli organi d’ateneo, il quorum del 15 per cento dei votanti, necessario per rendere valide le elezioni 2012, è stato superato di appena sei punti, con una partecipazione di poco più del 21 per cento degli aventi diritto. Mentre per ben undici corsi di studio non si è neppure raggiunto. Una percentuale così bassa non si registrava da anni, secondo gli addetti ai lavori. Moltissime anche le schede bianche e nulle, in altissima percentuale rispetto ai voti espressi.

Gli studenti, quindi, hanno disertato le urne. Le motivazioni vanno ricercate in una probabile mancanza di fiducia nei confronti degli organi universitari in cui, con l’entrata in vigore del nuovo statuto, si concentra sempre più potere nelle mani del rettore, limitando la voce in capitolo dei rappresentanti degli studenti. Criticità sollevata più volte nel corso degli ultimi due anni e che potrebbe aver fatto perdere voti e consensi. Ma ad influenzare ulteriormente avrebbe contribuito il periodo scelto per indire le consultazioni. Il 10 e l’11 ottobre, a lezioni non iniziate, non tutti gli studenti si trovavano nelle condizioni di poter andare a votare, considerando che il 50 per cento degli iscritti è fuorisede. Una situazione che avrebbe svantaggiato le consultazioni. Anche se la richiesta di rinvio era stata proposta proprio dagli studenti, che già a giugno lamentavano il rischio quorum per la consultazioni 2012, inizialmente convocate per luglio e poi slittate in autunno.

[Foto di Ann Douglas]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

I dati emersi dai primi risultati - ancora «ufficiosi» - delle votazioni studentesche scoprono le carte dei nuovi assetti della politica universitaria etnea, che ricalca per alleanze e dinamiche quella messa in campo dai partiti per le prossime regionali. Ma anche i nuovi scenari politici dentro le mura dell'ateneo, in vista della nomina del nuovo rettore. Vincono le liste riconducibili a Pdl e Mpa e perde terreno il Pd, alleato per la prima volta con l'Udc vicino a Recca. Con un dato allarmante: gli studenti hanno disertato le urne

I dati emersi dai primi risultati - ancora «ufficiosi» - delle votazioni studentesche scoprono le carte dei nuovi assetti della politica universitaria etnea, che ricalca per alleanze e dinamiche quella messa in campo dai partiti per le prossime regionali. Ma anche i nuovi scenari politici dentro le mura dell'ateneo, in vista della nomina del nuovo rettore. Vincono le liste riconducibili a Pdl e Mpa e perde terreno il Pd, alleato per la prima volta con l'Udc vicino a Recca. Con un dato allarmante: gli studenti hanno disertato le urne

I dati emersi dai primi risultati - ancora «ufficiosi» - delle votazioni studentesche scoprono le carte dei nuovi assetti della politica universitaria etnea, che ricalca per alleanze e dinamiche quella messa in campo dai partiti per le prossime regionali. Ma anche i nuovi scenari politici dentro le mura dell'ateneo, in vista della nomina del nuovo rettore. Vincono le liste riconducibili a Pdl e Mpa e perde terreno il Pd, alleato per la prima volta con l'Udc vicino a Recca. Con un dato allarmante: gli studenti hanno disertato le urne

I dati emersi dai primi risultati - ancora «ufficiosi» - delle votazioni studentesche scoprono le carte dei nuovi assetti della politica universitaria etnea, che ricalca per alleanze e dinamiche quella messa in campo dai partiti per le prossime regionali. Ma anche i nuovi scenari politici dentro le mura dell'ateneo, in vista della nomina del nuovo rettore. Vincono le liste riconducibili a Pdl e Mpa e perde terreno il Pd, alleato per la prima volta con l'Udc vicino a Recca. Con un dato allarmante: gli studenti hanno disertato le urne

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]