Un mese per sanare tutte le eventuali irregolarità, allo scadere del quale, in caso di situazione immutata, scatterà la chiusura per 90 giorni. Se anche questo non dovesse bastare a recuperare le cifre dovute, si procederà con la revoca definitiva della licenza
Tari, pronto regolamento per contrastare l’evasione Dito puntato contro gli esercizi commerciali morosi
Un debito di circa 23milioni di euro. È da questo dato che parte la proposta di regolamento che la giunta presenterà al consiglio comunale e che nasce dalla recente normativa nazionale che permette di adottare dei regolamenti specifici per contrastare l’evasione fiscale. Il nodo centrale del nuovo regolamento è concentrato tutto negli articoli quattro e cinque, mirati alle utenze commerciali che godono di un’autorizzazione, concessione o licenza da parte del Comune: coloro che risultano avere delle irregolarità, quindi un’evasione totale o parziale per un periodo di due anni, verranno chiusi per 90 giorni.
Il Comune manderà prima una notifica, concedendo all’esercizio commerciale 30 giorni di tempo per mettersi in regola o, eventualmente, avviare il pagamento rateale. Ma se, scaduti i termini, la situazione sarà rimasta immutata, il Comune farà una sospensione della licenza commerciale per 90 giorni. Passati i quali, se la ditta continuerà a non mettersi in regola, scatterà la revoca definitiva della licenza e quindi la chiusura.
In termini di numeri il riferimento è ai dati del 2018: a Palermo le utenze complessive – domestiche e non – erano 380mila, di queste circa 100mila non hanno pagato. Contenute dentro quest’ultima cifra ci sono, nello specifico, circa 29mila utenze non domestiche, che in un solo anno in pratica hanno accumulato un debito di carica 23milioni di euro. Con questo provvedimento il Comune va quindi all’attacco di quei 29mila utenti non domestici e di questi importi, uguali per il 2017 e il 2018, nei quali l’evasione ha raggiunto quelle cifre.
Se il regolamento verrà approvato dal consiglio comunale, questo permetterà al Comune di ottenere più facilmente queste somme e considerarle come somme da incassare più facilmente di come avviene adesso. Consentirà, insomma, di non rinnovare la licenza e di non rilasciarla e/o di ritirarla in caso di controllo dei vigili per tutti gli esercizi commerciali non in regola con la Tari. Un vero atto di lotta alla grande evasione (pari a circa il 50 per cento) degli esercizi commerciali.