Lo scontro tra una Fiat Seicento e una Ford Focus Sw è avvenuto intorno a mezzogiorno in un tratto di strada molto trafficato. Nei mesi scorsi il Comune aveva chiesto all'Anas interventi di messa in sicurezza per arrestate la lunga lista di vittime
Gela, incidente tra due automobili sulla statale 115 In gravi condizioni una 40enne e il figlio di 6 anni
Ancora un grave incidente stradale lungo le curve della statale 115 Gela-Licata, poco dopo l’ingresso del quartiere balneare Roccazzelle, a pochi chilometri dal centro cittadino. Coinvolte una Fiat Seicento e una Ford Focus Sw. Tre le persone ferite, due in gravi condizioni, un bambino di 6 anni e la madre di 40.
Per il piccolo è stato necessario l’immediato trasferimento in elisoccorso in una più attrezzata struttura di Rianimazione. I soccorritori giunti su posto gli hanno rilevato numerosi traumi in varie parti del corpo. A preoccupare di più una vasta emorragia facciale. Da lì la decisione di trasferire d’urgenza in elisoccorso il bimbo al Civico di Palermo. La prognosi è riservata. Anche la madre è in rianimazione, ricoverata presso l’ospedale Vittorio Emanuele di Gela.
L’incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno, in un tratto di strada a traffico elevatissimo, soprattutto durante la stagione estiva. La 115 è infatti l’unica arteria di collegamento con la zona balneare di Manfria-Roccazzelle. Sul posto, oltre agli operatori sanitari del 118, si è rivelato indispensabile l’intervento dei vigili del fuoco. Gli uomini del commissariato di polizia hanno effettuato i rilievi del caso per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Non è ancora chiaro quanto è accaduto, ma dai primi rilievi sembrerebbe che la Ford Focus, che andava in direzione Gela, possa aver in qualche modo invaso parzialmente la corsia opposta, andandosi a scontrare con la Fiat Seicento con a bordo, la donna e la bambina.
Quello di stamattina è l’ennesimo incidente su un tratto stradale sul quale negli anni hanno purtroppo perso la vita tantissime persone. Più di dieci negli ultimi 13 anni, una vera e propria strage silenziosa per un nastro d’asfalto che troppe volte si è macchiato di sangue. Ne ricordiamo solo le vittime più recenti: la 29enne Barbara Lo Iacono (31 dicembre 2006), la diciassettenne Martina Trubia (29 dicembre 2007), il militare della Marina in pensione, l’acese Paolo Giardino di 52 anni (6 marzo 2009), la giovane calatina Stefania Raniolo (25 agosto 2009), il 24enne Fabio Minardi (6 aprile 2010), il diciannovenne Salvatore Cantaro (24 marzo 2012), il bancario Fabrizio Cusimano (30 agosto 2014), Croci Emmanuello (22 gennaio 2015). E poi ancora il giovanissimo Stefano Ascia, 17 anni, studente del liceo Scientifico che perse la vita su quel nastro d’asfalto proprio il giorno del suo compleanno, e Gaetana Di Fede, morta la notte del Venerdì Santo del 2018, dopo che la sua auto si ribaltò all’altezza di Montelungo, fino a Rocco Saponetto (3 febbraio 2018) che morì , dopo un violentissimo schianto lungo un tratto della statale 115, all’altezza di Licata, in sella alla sua Yamaha.
Una lunga scia di vittime a cui si aggiungono i tanti incidenti, fortunatamente non mortali, che periodicamente segnano questo nastro d’asfalto. La passata amministrazione comunale aveva inoltrato all’Anas la richiesta di interventi per la messa in sicurezza della statale 115, al fine di ridurre i fattori di rischio e di pericolosità e contribuire a diminuire gli incidenti stradali. Nelle scorse settimane l’Anas ha iniziato a effettuare interventi di scarificazione e posa dell’asfalto.