A interessarsi alla storia del 27enne Paolo Chillè è stato anche il primo cittadino Cateno De Luca. Il giovane è affetto da una rara forma di tumore al torace. Negli Stati Uniti ci sarebbe una terapia sperimentale, ma servono 600mila euro
Malato di tumore spera di potersi curare a Houston La città di Messina si mobilita per raccogliere i fondi
Paolo Chillè fino a tre anni fa era un ragazzo come tanti. Viveva nella sua Messina e aveva una vita spensierata come tanti suoi coetanei. Pensando solo agli amici, la sua famiglia, la ragazza. Fin quando sono cominciati i problemi di salute e alla fine è arrivata la diagnosi che gli ha cambiato la vita. Paolo, che oggi ha 27 anni, ha scoperto di avere una rara forma di tumore al torace che in poco tempo si è diffuso in quasi tutto il suo corpo. Ha già subito sette interventi in varie città italiane.
«Sono stato ricoverato a Milano, Firenze e Pisa e anche qui a Messina – racconta a Meridionews.- Ho dovuto fare setti cicli di chemioterapie che ho sopportato. Ma è stato tutto inutile, le metastasi non permettono nessun tipo di operazione». Almeno qui in Italia. Paolo, però, vuole vivere e lo ripete anche sui video che ha postato sulla sua pagina Facebook sulla quale lo scorso 29 giugno ha lanciato una campagna di raccolta fondi. Proprio in rete il 27enne ha infatti trovato una speranza di guarigione negli Stati Uniti, più esattamente a Houston, dove è disponibile una cura. Una nuova cura sperimentale che ha già avuto successo come spiega lui stesso. «Ho parlato con alcuni ragazzi che hanno avuto la mia stessa malattia. Questa cura permette di lavare gli organi colpiti dal tumore ed eliminare definitivamente il male».
Per volare negli States e operarsi Paolo dovrà pagare 600mila euro. Una somma che la sua famiglia non è in grado di sostenere. Ha allora pensato di rivolgersi alla sua Messina e a quanti possono aiutarlo. Ha già raccolto oltre quattrocento donazioni e continua ad aggiornare sul social network sulla battaglia contro il tumore. Per sopportare il dolore prende la morfina. Ma non perde mai la voglia di lottare. «Abbiamo inviato tutta la documentazione medica di mio figlio a Houston in questo centro di eccellenza – racconta Angela Barillà, la madre di Paolo -. Dopo averla esaminata ci hanno ridato la speranza che mio figlio possa vincere questa sua battaglia. Noi da soli non riusciamo a recuperare la somma necessaria per sostenere i costi del volo e dell’operazione». A interessarsi del suo caso anche il sindaco Cateno De Luca che ha già informato l’assessora ai Servizi sociali Alessandra Calafiore. Proveranno a chiedere dei fondi alla Regione. L’appello di Paolo però è rivolto a ciascuno di noi. Sulla sua pagina Facebook è possibile trovare tutte le informazioni per aiutarlo. Chi volesse contribuire alla raccolta può utilizzare le seguenti coordinate bancarie: Banca Unicredit – Codice Iban IT66N0200816530000105593477, intestato a Chillè Paolo, causale: Donazione per Paolo.