La società catanese, pur potendo partecipare alla Serie A3, ha deciso di ripartire un gradino più sotto. Con una volontà precisa, spiegata dal suo massimo dirigente: «Abbiamo fatto un coscienzioso passo indietro per strutturarci meglio e poi tornare su»
Il Volley Catania rinuncia alla A3 e scende in serie B «Insegneremo la pallavolo ai nostri giovani migliori»
Fare un passo indietro non vuol significare necessariamente sprofondare: per compiere un balzo più grande, alle volte, bisogna prendere la rincorsa e partire da più lontano. È questo il concetto fondamentale espresso da Natale Aiello, presidente factotum di una Volley Catania che, dopo due altalenanti stagioni di Serie A2, ha deciso di ripartire dalla B. La riforma dei campionati, infatti, ha stravolto la geografia della pallavolo italiana maschile. Assieme alla Superlega è nata una A2 formata da 12 squadre a cui, poi, è stata aggiunta una mastodontica A3 a 24.
«Abbiamo preso coscienza del fatto che saremmo stati sempre sotto pressione. Per questo – conferma a MeridioNews il presidente – siamo giunti col resto della dirigenza alla conclusione che scendere di una categoria ci avrebbe permesso di gestire meglio tutte le nostre risorse. Così facendo, infatti, avremo la possibilità di fare investimenti importanti sul settore giovanile e le attrezzature: tutti elementi che in A ci sono mancati». Una situazione che, guardando indietro nel tempo, è figlia di una promozione in A2 giunta quasi a sorpresa due anni fa. «In quella stagione tutto è stato straordinario: le varie componenti si erano incastrate alla perfezione – chiarisce il massimo dirigente – dai ragazzi allo staff tecnico, fino ad arrivare a un pubblico grandioso».
Il salto, però, si è sentito subito: «La nostra struttura societaria, nonostante tutto, non era ancora da A. Eravamo – precisa Aiello con grande onestà – un insieme di amici che, nelle serie inferiori, aveva avuto modo di vivere la pallavolo in maniera più serena». Il passaggio di categoria, dunque, è stato evidente: «La nostra quotidianità era quella di lottare per la sopravvivenza e non riuscire mai a chiudere bene tutti i conti. I costi per l’installazione del Taraflex (il pavimento utilizzato per la pallavolo, ndr), uniti a quelli per il video-check e la tassa di gara – ribadisce l’intervistato – erano enormi. Bisogna anche aggiungere, poi, la necessità di pagare l’emittente che trasmetteva in diretta streaming le nostre gare». A fine anno, quindi, c’è stata la necessità di salvare la società, cercando di fare le cose bene ma più in piccolo.
«Torneremo a giocare al PalaAbramo (ex PalaSpedini, ndr), un impianto piccolo e funzionale e – si augura Aiello – speriamo possa venire sempre tanto pubblico. Creeremo una squadra che non abbia immediate velleità di risalita: partiremo dai nostri giovani migliori, a cui aggiungeremo due-tre innesti. Il nostro obiettivo sarà quello di insegnare pallavolo, formando i nostri giocatori del domani. La prossima dev’essere una stagione – insiste il presidente – in cui i nostri ragazzi possano prendere consapevolezza dei propri mezzi, per lanciarsi in questa categoria». Sullo sfondo ci saranno tanti derby infuocati: Acicastello, Bronte, Papiro Fiumefreddo e Gupe Battiati, tra le altre, caratterizzeranno il cammino del Volley Catania. In merito al tecnico, invece, la novità è data dal possibile ritorno in plancia di comando di Gianpietro Rigano, l’uomo della promozione: «Abbiamo parlato con lui – conclude Aiello – ma ciò non esclude che possano arrivare altri profili».