Prosegue senza sosta la lotta alla pesca di frodo da parte delle guardie ittiche della Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee) di Catania e degli agenti della polizia provinciale della Città metropolitana di Catania. Un’operazione contro la pesca abusiva è stata realizzata nelle ultime ore nei pressi di Ponte Barca, in territorio di Paternò. Un controllo interforze, quello messo in atto in queste ore, che ha visto una ventina tra agenti della provinciale e guardie Fipsas sorprendere decine di persone mentre stavano pescando sulle sponde del fiume Simeto. 

Sono state controllate in totale 31 persone, alcune erano prive della licenza di pesca. A ogni trasgressore è stata inflitta una multa di 253 euro. Nel corso dell’operazione è stato sequestrato, inoltre, un coltello a serramanico di oltre 40 centimetri e attrezzatura di pesca illegale (esche con più di tre ami). È stata scoperta, inoltre, una vasca naturale usata dai pescatori per mantenere in vita i pesci: tra questi, in particolare, c’erano degli esemplari femmine di carpe, la cui pesca è vietata almeno fino al 15 giugno.

Alla fine sono state elevate oltre duemila euro di multe. «Abbiamo controllato tutto la zona Sic (sito di interesse comunitario) -spiega Salvo Signorello, presidente Fipsas Catania – fino a contrada Pietralunga. Quello realizzato è uno dei tanti servizi che faremo in collaborazione con la locale polizia provinciale. I controlli quindi proseguiranno anche nelle prossime settimane».